Oggi, la sora premiere, Giorgia Meloni, ha fatto pubblicare da Palazzo Chigi il comunicato congiunto concordato ieri con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Primo Ministro britannico Rishi Sunak, il Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, a seguito della riunione telefonica in cui è stata discussa la "grave crisi apertasi dopo l'attacco di sabato scorso perpetrato da Hamas ai danni dello Stato di Israele":

Oggi noi – il Presidente Macron della Francia, il Cancelliere Scholz della Germania, il Primo Ministro Meloni dell’Italia, il Primo Ministro Sunak del Regno Unito e il Presidente Biden degli Stati Uniti – esprimiamo il nostro fermo e unito sostegno allo Stato di Israele e la nostra condanna inequivocabile di Hamas e dei suoi spaventosi atti di terrorismo.Chiariamo senza fraintendimenti che le azioni terroristiche di Hamas non hanno alcuna giustificazione, alcuna legittimità e devono essere universalmente condannate. Non c’è mai alcuna giustificazione per il terrorismo. Negli ultimi giorni, il mondo ha assistito con orrore al massacro delle famiglie nelle loro case da parte dei terroristi di Hamas, all’uccisione di oltre 200 giovani che si godevano un festival musicale e al rapimento di donne anziane, bambini e intere famiglie, che ora sono tenuti in ostaggio. I nostri paesi sosterranno Israele nei suoi sforzi per difendere se stesso e il suo popolo da tali atrocità. Sottolineiamo inoltre che questo non è il momento in cui nessun partito ostile a Israele possa sfruttare questi attacchi per cercare un vantaggio. Tutti noi riconosciamo le legittime aspirazioni del popolo palestinese e sosteniamo pari misure di giustizia e libertà sia per israeliani che per palestinesi. Ma attenzione: Hamas non rappresenta quelle aspirazioni e non offre altro al popolo palestinese se non altro terrore e spargimenti di sangue.Nei prossimi giorni rimarremo uniti e coordinati, insieme come alleati e come amici comuni di Israele, per garantire che Israele sia in grado di difendersi e, in definitiva, per creare le condizioni per una regione del Medio Oriente pacifica e integrata. 

In pratica, ieri sera, cinque persone adulte e un anziano si sono riunite per far sapere al mondo che giustamente condannano quanto fatto da Hamas sabato nell'attacco di sabato scorso, aggiungendo anche di riconoscere 

"le legittime aspirazioni del popolo palestinese e sosteniamo pari misure di giustizia e libertà sia per israeliani che per palestinesi".

Ecco, a questo punto sarebbe opportuno però chiedere ai sei soggetti, perché definirli leader appare molto azzardato, quali sono state, siano o saranno le misure di giustizia e libertà che loro hanno finora offerto ai palestinesi.

Nessuno è in grado di comprenderlo. L'unica cosa che hanno offerto sono degli aiuti umanitari - giusto per tenerli in vita e lavarsi le coscienze - che però adesso dicono di aver interrotto dopo l'attacco di Hamas. E per quanto riguarda le misure di giustizia e libertà a favore del popolo palestinese?

Quali sono? Quando sono state promosse? Quando sono state presentate? Quando sono state licenziate? Perché non le hanno elencate nel comunicato? Forse, perché non esistono?

Pensando di raccattar consensi, la sora premiere oggi è andata pure a far visita, "a sorpresa", alla sinagoga di Roma per dire...

"Er senso de questa visita è, chiaramende, porta' 'a solidarietà a'a communità ebbraica de Roma e a quella dell'Itaglia, perché ne'e scene teribbili che arivano da Israele c'è quarcosa de più de quelo che se vede in un normale, già traggico scenario de guera, nella caccia casa pe' casa a li civili, ne' rastrellamento di bambini, ggiovani... aho... c'è l'odio verso un intero popolo... quarcosa de ppiù de'a lotta contro lo Stato de Israele E quinni io penso che defenne' er diritto a' esistenza e a' difesa de Israele vor di' defenne 'sti ggiovani, 'sti bambini, 'ste donne.Dovemo da intensifica' 'a protezione de li cittadini de religgione ebbraica anche ner nostro teritorio, perché er rischio d'emulazzione deli atti crimminali che a'mo visto da parte de Hamasse potrebbe ariva' anco da noiSo' venuta a di' che difenneremo 'sti cittadini anco da noi, li difenneremo da ogni forma de antisemmistismo..." 

La sora Meloni, insieme all'anziano americano e agli altri colleghi europei, si è dimenticata di aggiungere che la difesa di Israele da loro professata in queste ore comprende però anche la "vendetta" di Israele contro la popolazione civile della striscia di Gaza, con la sistematica distruzione degli edifici residenziali, senza riguardo alcuno per chi vi abita, visto che la popolazione (oltre 2 milioni di persone) è tenuta prigioniera in un ghetto (costruito dagli israeliani sull'esempio di quello realizzato dai nazisti nella città vecchia di Varsavia) e che adesso è pure stata privata di elettricità, carburante, acqua, cibo, comunicazioni. 

Ma, evidentemente, Meloni e i suoi colleghi, dato che non ne hanno preso le distanze, condividono la posizione di Israele espressa dal ministro della Difesa del governo Netanyahu, per il quale i palestinesi sono animali umani. 

Essendo animali, gli israeliani ne hanno iniziato lo sterminio, senza che questo provochi reprimenda e/o indignazione alcuna da parte di Meloni e compagnia che, a quanto pare, trovano normale, se non dovuto, che Israele abbia finora ucciso a Gaza più di 800 persone, ferendone più di 4mila. 

Meloni e i suoi colleghi vogliono forse farci credere che pure i bambini ricoperti di sangue e già forse privi di vita portati a braccia dai loro genitori verso qualcuno che li potesse curare erano anche loro dei "terroristi" di Hamas?

Perché i palestinesi non meritano la stessa solidarietà espressa per gli israeliani? Solo perché non sono ebrei?