Cities Changing Diabetes® è un progetto per far fronte ai problemi che il diabete pone alle città.
Nel 1960 un terzo della popolazione mondiale viveva nelle città. Oggi, nelle città vive più della metà della popolazione, mentre nel 2050 questo valore sarà pari al 70%.
Le persone che vivono oggi in città metropolitane e megalopoli sono oltre 3 miliardi: Tokyo ha 37 milioni di abitanti, Nuova Delhi 22 milioni, Città del Messico 20 milioni.
10 anni fa, per la prima volta nella storia dell’Umanità, la popolazione mondiale residente in aree urbane ha superato la soglia del 50% e questa percentuale è in crescita, come indicano le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità. Nel 2030, 6 persone su 10 vivranno nei grandi agglomerati urbani, nel 2050 7 su 10.
Nel mondo sono circa 400 milioni le persone che soffrono di diabete e si prevede che aumentino fino a 600 milioni nel 2035.
Perché questo interesse tra città e diabete? Perché vivere in città è associato ad un peggioramento dello stile di vita, peggioramento che rappresenta un fattore chiave dell’aumento di alcune malattie non trasmissibili - cardiovascolari, obesità, disturbi broncopolmonari, tumori - e, tra queste, anche il diabete.
Quindi, per combattere il diabete è necessario aumentare l’attenzione sulla salute e sullo sviluppo urbano in modo da creare città vivibili, in modo che la salute diventi parte fondamentale dell’infrastruttura e delle funzioni delle città.
Per questo motivo Steno Diabetes Center, University College London (UCL) e Novo Nordisk hanno dato vita a Cities Changing Diabetes®, iniziativa che in passato ha già coinvolto sette grandi città: Houston, Copenhagen, Tianjin, Shanghai, Vancouver, Johannesbourg e Città del Messico.
Nel 2017 sarà Roma che contribuirà ad allargare i risultati del programma Cities Changing Diabetes®, coinvolgendo nell'iniziativa istituzioni nazionali, amministrazioni locali, mondo accademico e terzo settore, con l’obiettivo, oltre a quello di evidenziare il legame fra il diabete e le città, di promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia.
Nell'occasione, si cercherà anche di comprendere i bisogni insoddisfatti delle persone con diabete, di identificare le politiche di prevenzione, oltre a comprendere come migliorare la rete di assistenza.