Il Vietnam oggi si presenta come un'economia in piena espansione, competitiva e interconnessa, con quasi 100 milioni di cittadini, una classe media in crescita e una forza lavoro giovane e dinamica. Il Vietnam fa parte anche dell'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) che è in rapida crescita, con una crescita media del PIL di circa il 6,51 % tra il 2000 e il 2018. È anche una delle economie più aperte e favorevoli al libero scambio della regione.

L'accordo di libero scambio (ALS) tra l'Unione europea e la Repubblica socialista del Vietnam è considerato dagli esperti l'accordo di questo tipo più completo e ambizioso mai concluso tra l'UE e un paese in via di sviluppo. Esso rappresenta un modello ambizioso per quanto riguarda la politica commerciale dell'UE con le economie emergenti. Si tratta di un modello in cui i negoziati si sono svolti tra partner posti su un piano di parità, che condividono un programma comune e valori comuni, ed in particolare auspicano di dare uno stimolo alla crescita e all'occupazione, promuovendo la competitività, contrastando la povertà e consolidando le riforme strutturali e conseguendo, infine,  un partenariato vantaggioso per entrambe le parti. 

L'UE e il Vietnam hanno concluso accordi commerciali e di investimento nel dicembre 2015, dopo più di tre anni di negoziati. In seguito, la verifica giuridica dell'accordo di libero scambio si è protratta per più di due anni e mezzo. Entrambe le parti hanno concordato il testo definitivo dell'ALS nel giugno 2018. Il 17 ottobre 2018 la Commissione ha sottoposto l'accordo all'approvazione del Consiglio dei ministri e alla ratifica del Parlamento europeo. L'accordo è stato poi sottoscritto  il 30 giugno 2019 ad Hanoi e la richiesta di approvazione del Consiglio è stata annunciata il 15 luglio 2019 durante la plenaria del Parlamento.

Il risultato importante del negoziato è stata una scissione dell'accordo in due parti — commercio e investimenti — al fine di seguire la nuova struttura degli accordi di libero scambio dell'UE sulla base del parere 2/15 della Corte di giustizia dell'Unione europea del 16 maggio 2017 sull'accordo con Singapore. 

L'ALS creerà nuove opportunità di crescita e sviluppo per entrambe le parti, ad esempio apportando riduzioni significative ai dazi doganali per i prodotti dell'UE, tra cui automobili, parti di automobili, macchinari e pollame, proteggendo anche i settori particolarmente sensibili.

L'UE rappresenta attualmente il principale partner commerciale del Vietnam, dopo la Cina, e il secondo maggiore mercato di esportazione dopo gli Stati Uniti. Le esportazioni dell'UE verso il paese negli ultimi dieci anni sono cresciute annualmente di una media del 5-7 %. Tuttavia, il disavanzo commerciale dell'Unione con il Vietnam è relativamente elevato e ha raggiunto i 27 miliardi di euro nel 2018.

L' Accordo di libero scambio tra l'UE e il Vietnam, con il capitolo relativo al commercio e allo sviluppo, costituisce anche uno strumento importante per migliorare il contesto imprenditoriale locale e le condizioni sociali e ambientali. Grazie a tutti gli impegni e le misure concrete adottati dalle autorità vietnamite, l'accordo commerciale sta già funzionando come strumento per innalzare le norme vietnamite al livello internazionale ed europeo nell'ambito del lavoro e dell'ambiente. Nel momento in cui tale accordo entrerà pienamente in vigore, l'Unione Europea potrà esercitare maggiore pressione sul Vietnam nell'ambito dei diritti umani e delle questioni ambientali. (#carlomarinoeuropeannewsagency)