L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, questo venerdì, si è riunita nuovamente a New York per una sessione speciale d'emergenza sulla crisi di Gaza e ha approvato a stragrande maggioranza una risoluzione che potenzia i diritti della Palestina come Stato osservatore all'ONU, senza offrire però la piena adesione, per la quale ha esortato il Consiglio di Sicurezza a dare parere favorevole.

Adottando questa risoluzione (143 paesi che hanno votato a favore, 9 i contrari e 25 gli astenuti, tra cui l'Italia), l'Assemblea Generale aumenta i diritti dello Stato di Palestina all'interno dell'organismo mondiale, ma non può consentirgli ancora il diritto di voto o di presentare la propria candidatura a organi come il Consiglio di Sicurezza o il Consiglio economico e sociale (ECOSOC). 

Per garantire la piena adesione allo Stato di Palestina alle Nazioni Unite, è necessaria una raccomandazione da parte del Consiglio di Sicurezza. D'altro canto, l'Assemblea ha stabilito che lo Stato di Palestina è qualificato per far parte dell'ONU e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di "riconsiderare favorevolmente la sua adesione".

Nessuno degli aggiornamenti di status approvati oggi avrà comunque effetto fino all'apertura della nuova sessione dell'Assemblea, che avverrà il prossimo 10 settembre.

Ecco alcuni dei cambiamenti di status a cui la Palestina avrà diritto entro la fine dell'anno:

  • Sedersi tra gli Stati membri in ordine alfabetico.
  • Fare dichiarazioni a nome di un gruppo.
  • Presentare proposte ed emendamenti e introdurli.
  • Proposte ed emendamenti del co-sponsor, anche per conto di un gruppo.
  • Proporre punti da inserire nell'ordine del giorno provvisorio delle sessioni ordinarie o straordinarie e il diritto di richiedere l'iscrizione di punti supplementari o aggiuntivi nell'ordine del giorno delle sessioni ordinarie o straordinarie.
  • Il diritto dei membri della delegazione dello Stato di Palestina ad essere eletti come funzionari nella plenaria e nelle commissioni principali dell'Assemblea Generale.
  • Partecipazione piena ed effettiva alle conferenze delle Nazioni Unite e alle conferenze e agli incontri internazionali convocati sotto gli auspici dell'Assemblea Generale o, a seconda dei casi, di altri organi delle Nazioni Unite.


Per chi volesse farsi due risate (amare) questo è il riassunto dell'intervento dell'ambasciatore israeliano Gilad Erdan, prima del voto dell'Assemblea.

Erdan ha affermato che dopo l'ascesa al potere di Hitler, i nazisti avevano cercato di annientare il popolo ebraico e tutti coloro che consideravano subumani, ma le forze del bene hanno combattuto per riportare la pace nel mondo e l'ONU è stata fondata per garantire che tale tirannia non abbia mai più rialzato la testa.

"Oggi state facendo il contrario… accogliendo uno Stato terroristico tra le sue fila", ha detto. "Avete aperto le Nazioni Unite al nazismo moderno. Mi fa star male"."Il gruppo terroristico Hamas controlla Gaza e ha preso il controllo di aree della Cisgiordania", ha detto, mostrando un poster che mostra il leader di Hamas, che ha descritto come "un diplomatico terrorista il cui obiettivo dichiarato è il genocidio ebraico".

"Oggi puoi scegliere tra la debolezza e la lotta al terrorismo", ha proseguito Erdan, aggiungendo che l'ONU sta placando i "dittatori assassini" e sta distruggendo la Carta delle Nazioni Unite. "Questa giornata sarà etichettata come un'infamia."

In chiusura l'ambasciatore israeliano, pensando di non essersi già ridicolizzato abbastanza con quanto aveva detto, ha preso in mano un distruggi-documenti portatile e vi ha inserito la copertina della Carta delle Nazioni Unite.