«È notizia di queste ore che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio.

Non stanno collaborando con la guardia costiera Libica che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli su suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le ONG ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane.

A ciò va aggiunto che ad oggi non abbiamo ancora riscontri sull'effettiva appartenenza all'Olanda della nave ONG Lifeline, come anche della Seefuchs, che pure batte bandiera dei Paesi Bassi. Per questi motivi sono costretto a chiedere alla Guardia Costiera italiana di avviare un'indagine di bandiera per verificare l'effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l'appartenenza a quella stessa nazionalità.

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, ma di certo vi anticipo che il diritto del mare non permette la navigazione a navi non regolari.»

Queste le parole del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli che ha dovuto correr dietro all'ennesima uscita dell'altro ministro, quello dell'Interno Salvini, che poco prima aveva tuonato contro un nuovo salvataggio di migranti da parte di una Ong olandese.

«Grave violazione da parte di una Ong in acque libiche. ... Avete fatto un atto di forza non ascoltando la Guardia costiera italiana e libica? Bene, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po' largo. ... Le navi di queste pseudo-ong non toccheranno più il suolo italiano. ... Di essere preso in giro sono stufo.»



Si profila quindi un nuovo caso Aquarius... ed è Salvini, di nuovo, ad interpretare un ruolo non suo, utilizzando informazioni parziali, per continuare a farsi propaganda, sempre alle spalle dei migranti.

Il Movimento 5 Stelle ormai è rimasto incastrato in questo meccanismo, non potendo opporvisi a causa del consenso dimostrato da parte degli italiani, cerca di governarlo, finendo per fare la figura del portaborse di Salvini.

È a questo che si deve la precisazione di Toninelli riportata ad inizio articolo.

Toninelli è uno degli esponenti dei 5 Stelle che solo qualche mese fa denunciavano, anche in Parlamento, il modo con cui la Guardia Costiera libica interveniva per recuperare i migranti in mare, chiedendo spiegazioni al governo Gentiloni sul fatto che alcuni migranti durante un salvataggio fossero stati uccisi dalla motovedetta che avrebbe dovuto salvarli, mentre altre immagini mostravano che i migranti salvati venivano frustati con dei canapi da marinai libici.

In quel salvataggio la Guardia costiera libica si mise a contendere il salvataggio ad una nave di una Ong, mettendo a rischio la vita dei migranti in mare tanto che, alcuni di loro, come detto in precedenza, perirono.

Adesso, lo stesso Toninelli si indigna che una Ong non abbia collaborato con la Guardia Costiera libica che stava intervenendo per "salvare" i migranti e riportarli sul suolo libico!