ROMA - In vista delle imminenti elezioni europee, di giugno prossimo, credo sia importante che i nostri candidati politici prendano in esame una questione tutta italiana. Solo in Italia, infatti, le famiglie nell’esercizio del loro diritto “la libertà di scelta educativa” devono pagare due volte. Le tasse prima e le rette poi. E’ notorio che in Europa le famiglie possono scegliere liberamente fra scuole statali e paritarie senza alcun condizionamento economico.

“Tutto questo, - commenta Sr.Anna Monia Alfieri - è sotto gli occhi di tutti, ad ha prodotto in Italia un sistema scolastico classista, regionalista e discriminatorio.

Le scuole paritarie dopo anni di coraggiosa profezia, non riescono più a colmare l’inefficienza dello Stato nel garantire il pluralismo educativo ormai gravemente compromesso. Per dare l’idea della gravità della situazione basta pensare che, ormai, contiamo ogni anno la chiusura di più di 200 scuole paritarie.


Nel 2007 le scuole paritarie sul territorio nazionale erano 13.252 con 1.245.346 studenti: i dati di oggi, ossia relativi all’anno scolastico in corso, ci dicono che le scuole sono scese a 11.426 con 770.130 studenti.”

La problematica sarà ampiamente tratta, da Sr. Anna Monia, domani da IL RIFORMISTA.

“In sostanza – continua Sr. Anna Monia  -  hanno chiuso 1.826 scuole, con una perdita di studenti pari 475.216 unità. Il pluralismo educativo risulta, di conseguenza, gravemente compromesso, soprattutto al sud, dove la percentuale va dal 4 al 10%. Percentuali davvero irrisorie. E a pagarne le conseguenze sono ovviamente i fragili, siano essi i poveri, i disabili, coloro che abitano in territori economicamente più svantaggiati. Coraggio non possiamo consegnare l’Italia ad un monopolio educativo.”