“Ciascuno a modo suo”. Pirandello

Mi ha sempre colpito la ricchezza interiore ed umana di questo grande letterato siciliano, ha sviluppato in sé la capacità alchemica di trasformare la sofferenza che lo aveva colpito in una profonda comprensione per l’animo umano e la frase che ho riportato sopra sintetizza un valore che ormai soprattutto le civiltà industrializzate  hanno rimosso dalle loro anime: la coscienza e il rispetto per la dignità  dell’altro.

Come percepiamo noi occidentali l’immane tragedia delle popolazioni costrette ad abbandonare i loro paesi perché vittime delle scelte predatorie di coloro che detengono le leve del potere economico e determinano le scelte politiche di una nazione in base alle loro esigenze? Ce lo confezionano le testate giornalistiche o le sparate sui social di chi ha la pretesa di guidare un governo. Nessuno si pone il problema morale che per decenni è stato passivamente tollerata o ancor peggio giustificata ogni ingiustizia, ogni violenza in nome del consumismo, l’importante che quella triste realtà restasse fuori dalle nostre vite.

A tutti coloro che trascorrono le vacanze all’estero chiusi nei recinti dorati dei villaggi turistici (costruiti sin dagli anni settanta con il riciclo di denaro sporco) poco importa che fuori, a tanto “confort”, si contrapponga una miseria e un degrado morale prodotto proprio dal turismo di lusso che ha aggravato le condizioni di vita dei cittadini di quei paesi belli ma poveri e creato un mercato di esseri umani dove gli occidentali tutt’ora pescano a piene mani per soddisfare i loro vizzi più turpi e inconfessabili per pochi dollari.

In Italia appena è caduto il velo dell’ipocrisia e si è incominciato a parlare di povertà e sono stati presi alcuni provvedimenti per alleviare tale situazione immediatamente è partita una campagna mediatica di odio pilotata da Confindustria & C. verso gli sfortunati che si trovano in una condizione di necessità: l’imprenditoria applica nei rapporti lavorativi il sacro principio del profitto e non considera la vita e la dignità dell’essere umano.  Le cause della povertà risiedono nella mentalità feudale consolidata dalla pesante e continuativa influenza politica estera americana e della chiesa cattolica che continuano a caratterizzare la storia politica, sociale ed economica di questo Paese attraverso una consolidata mentalità feudale che domina le istituzioni e che ha impedito un sano sviluppo della democrazia in Italia.

 L’era dello spregiudicato liberismo berlusconiano ha portato la graduale destrutturazione industriale del Paese attraverso le delocalizzazioni delle produzioni nei paesi poveri dove i lavoratori sono privi di tutela e vengono sfruttati vergognosamente garantendo margini di profitto stratosferici a gente priva di scrupoli che in patria ottengono finanziamenti pubblici a getto continuo, benefici fiscali e evadono il fisco impunemente. Vi sono due modi di fare impresa: Confindustria pone come obbiettivo primario il profitto; Adriano Olivetti poneva il modello dell’imprenditoria etica dove l’uomo è il centro, siamo noi che dobbiamo decidere quale modello economico scegliere ed imporlo perché ormai siamo ad un bivio. La povertà e le malattie (soprattutto invalidanti) costituiscono un terreno fertile sul quale costruire immense fortune, i predatori le chiamano “opportunità” basta guardare i bilanci delle multinazionali soprattutto quelle del farmaco.

Questa pandemia ha insegnato poco o nulla a tutti ma in special modo agli italiani e il governo in carica si è ormai capito che è nato per garantire soprattutto a Confindustria l’assorbimento della quasi totalità delle risorse del finanziamento europeo per la transizione ecologica: c’è da domandarsi quanto corrispondono al vero i valori statistici pubblicati dall’ISTAT in merito alla ripresa e all’occupazione.

L’attuale esecutivo sta dimostrando che non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena: come può esserci una ripresa quando stanno licenziando migliaia di lavoratori e continuano le delocalizzazioni all’estero; non si possono riaprire tutte le attività confidando esclusivamente sui vari vaccini immessi sul mercato perché questi presentano dei notevoli limiti e i paesi poveri non ricevono che le briciole che coprono una percentuale irrisoria delle popolazioni.

Le società occidentali vogliono riprendere le antiche abitudini di consumo dimostrando di non accettare che volente o nolente le condizioni sono cambiate e sono le condizioni di degrado ambientale a decidere e non il potere economico, il ministro Cingolani sta dimostrando di non aver capito nulla del suo incarico, non ha capito che deve rendere conto non ai suoi amici imprenditori né al capo del governo ma a noi cittadini, al resto dei cittadini del mondo e alla natura tutta: non ha capito per pura incapacità naturale che lo voglia o meno si è caricato di una grande responsabilità e la sua visione miope e spocchiosa della realtà è per noi tutti una disgrazia tra le numerose disgrazie in cui ci stiamo dibattendo.

Il problema primario comunque rimane la pandemia, in Italia alla metà del mese incomincerà la vaccinazione anche dei bambini dai 6 ai 10 anni, mi domando se è opportuno sottoporli a tale trattamento visto che i dati statistici danno un quadro del fenomeno che va valutato con attenzione.

In America si prevede che verranno vaccinati 28 milioni di bambini dai 5 agli 11 anni. I reparti di medicina pediatrica riferendosi alla fascia di età sopra riportata hanno rilevato che la contaminazione da SarsCov2 va dallo 0,4% al 2%; i decessi sono compresi tra lo 0,0% e lo 0,03% e tutti collegati a soggetti affetti da gravi patologie.

In Italia in base a quello che è stato reso noto vi sono stati 10 bambini deceduti dall’inizio della pandemia e tutti presentavano patologie gravi; gli altri bambini risultati positivi presentavano una sintomatologia leggera e i casi di ricovero sono stati rari; manca la percentuale dei guariti.

Sono ormai passati due anni e c’è un aspetto che ha attirato la mia attenzione durante il decorso di questa pandemia, sembra che, soprattutto all’inizio, questo virus sia selettivo. È normale che una pandemia colpisca i soggetti deboli e li elimini facilmente: anziani e malati con patologie gravi ma è strano che non abbia infettato i bambini, i giovanissimi e i giovani. Però più il virus circola e più si abbassa la fascia di età dei contagiati e i sintomi gradualmente si aggravano, il vero problema è il contagio che determina la sua mutazione. Tutti i vaccini sono inefficaci nel bloccare la diffusione del virus quindi le misure adottate all’inizio (mascherine, guanti, distanziamento) risultano tutt’ora le più idonee a tenere “sotto controllo” il contagio. I vaccini, rivestendo il vantaggio di limitare le gravissime conseguenze del contagio, hanno indotto la gente ad uscire senza mascherina, ad abbandonare i distanziamenti, ad assembrarsi. Comunque anche questa protezione è transitoria infatti dopo 4 mesi si riduce del 50% per perdere la sua efficacia dopo circa 7 mesi, l’immunità di gregge è attualmente un’utopia, dovranno essere vaccinati ogni 6/7 mesi 58 milioni di persone, si può immaginare il buonumore tra le multinazionali del farmaco.

Un’altra bella cantonata che ha preso il governo dei migliori è la diffusione dei contagi nelle scuole dove sono raccolti tra personale scolastico, alunni e studenti circa il 20% della popolazione infatti il 50% dei contagi proviene proprio dagli istituti scolastici. Il protocollo di sicurezza non ha funzionato infatti la segnalazione dei casi non è immediata inoltre se riguarda uno studente il problema è circoscritto alla classe ma la faccenda cambia se il contagiato è un insegnante che passa da una classe all’altra. Vi è discontinuità tra il personale scolastico e le ASL perché alla segnalazione non fa seguito il tracciamento con le conseguenze che si possono immaginare.

Una notizia molto interessante viene dall’Europa del nord dove stanno mettendo a punto un vaccino spray che potrebbe essere la soluzione del problema infatti il vaccino vaporizzato nelle narici non permette al virus di entrare nell’organismo ed infettarlo inoltre sembra che non produca effetti collaterali pericolosi: la sperimentazione risponderà a questi vitali quesiti.

Questa situazione denuncia un opaco groviglio di interessi, l’aspetto squallido di questa immane tragedia è che a farne le spese sono sempre i più deboli, non solo i paesi poveri non ricevono i vaccini ma le potenze occidentali hanno negato loro l’aiuto per la transizione ecologica: la pandemia ha fatto cadere le maschere così  l’egoismo e l’indifferenza si sono manifestati senza vergogna, questo dovrebbe farci riflettere in che mani abbiamo affidato i nostri destini e quelli delle nuove generazioni. Mentendo o dicendo verità manipolate ci trattano da bambini scemi e ci fanno fare la fine degli scemi, il potere che incarnano è il vero nemico della verità e senza verità non saremo mai liberi.

Anche noi dobbiamo chiederci come trattiamo coloro che ci offrono la verità: li ignoriamo o addirittura li oltraggiamo se turbano le nostre illusioni o smascherano le cattive coscienze.

 Julian Assange sta pagando un prezzo troppo alto per avere pubblicamente denunciato le atrocità commesse dai vari gruppi organizzati di criminali usati per fare il lavoro sporco per conto dei governi che invadono paesi con il nobile intento di portare democrazia e sviluppo: il delitto di questo giornalista è stato di mostrare alla gente comune dei soldati americani che da un elicottero in volo falciavano con una mitragliatrice dei civili inermi per puro fregio, ridendo divertiti. Abbiamo il diritto e anche il dovere di conoscere le verità scomode affinché le nostre coscienze non vengano risucchiate in un tragico letargo; non perché quel terribile destino è toccato ad altri non ci deve interessare, questo mostra i gravi limiti della nostra natura umana e uno smisurato egoismo.

Un altro coraggioso testimone della verità ci ha fatto conoscere le violenze consumate a danno di detenuti inermi: chi non è inorridito leggendo gli articoli apparsi in alcune testate sulle sevizie praticate nelle strutture penitenziali russe? Lì finisce l’umanità ed emerge la bestia! L’inferno non è dall’altra parte ma qui! È tra le nostre mura domestiche o quando le urla di chi viene picchiato e ancor peggio subisce violenze inconfessabili sono ignorate dai “buoni cattolici” praticanti ma non credenti. Ho ancora intenso il ricordo di un fatto accaduto alla periferia di Roma tantissimi anni fa in un complesso popolare. I vicini avevano avvisato la polizia che doveva essere successo qualcosa alla madre e al suo neonato.  Quando è stata abbattuta la porta gli agenti hanno trovato la madre morta da almeno 1 settimana e il neonato da un paio di giorni per stenti. Quegli ipocriti hanno sentito piangere il neonato per giorni, hanno chiamato le autorità due giorni dopo che non hanno più sentito piangere quel piccolo angelo. Io non riesco a capire come certi individui possano convivere con un simile peso sulla coscienza!

Ogni giorno che passa mi sento sempre più estranea come cittadina ma soprattutto come persona a questo modus vivendi, mi ripugna questa mentalità diffusa fatta di indifferenza, pregiudizi e giudizi sommari, il gusto per lo fregio e l’umiliazione, l’esercizio della diffamazione e della calunnia, il tradimento dei valori e la falsità, la giustificazione della disonestà e il rinnegamento dei valori.

La strada verso la libertà passa attraverso l’acquisizione della coscienza del sé e dell’altro in noi, solo così incomincia a decadere il potere dell’oppressore sulla vittima. Bisogna ritrovare il coraggio di non voltare il viso dall’altra parte.