NAPOLI - (Ernesto Genoni)
- Uscirà tra qualche giorno il primo CD di Julia Burduli. Undici brani, di cui tre inediti, cantati in lingua italiana, francesce, inglese, spagnola e portoghese. Un Cd, di cui tre brani come cantautrice, vero gioiellino - anche dal punto di vista grafico per quanto riguarda la speciale cover – raccolta arrangiata e musicata dal maestro Mario Simeoli, anche lui napoletano, musicista presso Synfonica Records, professionista che vanta direzioni d'orchestra a 2 Festival di Sanremo di RAI 1, e tanto altro ancora, comprese numerose colonne sonore per Rai e Mediaset.

Julia, in Italia da più di venti anni, nata da papà della Georgia, sposata nel 2016, canta in diverse lingue oltre che in napoletano, lingua appresa dal marito, imprenditore nel settore immobiliare a Giugliano, dove vivono nella casa di famiglia di lui.

Julia è una donna raffinata ed elegante nel canto, come nella vita di tutti i giorni. Professionalmente realizzatasi completando gli studi di canto lirico con laurea magistrale all’Accademia di Novara. Una donna di grande sensibilità, cultura, socievole, altruista nella vita e nei rapporti di lavoro che cura quotidianamente, una cantante crossover, capace di cantare in diverse lingue.
Julia - soprannominata negli ambienti “la voce degli angeli” - è subito diventata, anche per le sue elevatissime doti canori, la beniamina di tante manifestazioni e celebrazioni religiose casertano come nel napoletano, non ultima la “StraNormanna” alla presenza del Vescovo di Aversa, e richiesta già come madrina della stessa manifestazione, per la prossima edizione di Ottobre.

Con noi Julia ha voluti aprirsi e raccontarci la sua storia. Una storia di sofferenze che, nella sua gioventù, l’ha ostacolata in una carriera artistica che ora però le arride proprio per come lei riesce a rapportarsi agli altri e trasmettere tanta positività anche attraverso il suo canto divino. Un dono veramente grande. Julia si apre e ci racconta la sua odissea a partire dai suoi primi anni di vita.

“Sono nata, da parto prematuro con asfissia, nel 1983. Mio papà è georgiano, mia mamma invece è russa. Dopo la nascita pesavo appena 1 kg, e con l'imposizione di pinze ostetriche. Inizialmente si parlava di paralisi celebrale infantile. Ho cominciato a camminare dopo i 3 anni. Non sono mai andata in asilo, rimanevo con i nonni e la mia bisnonna, che hanno provato a colmare il mio “isolamento” dagli altri bambini con tanto affetto e premure.Nel periodo dai 5 a 8 anni i miei genitori hanno provato a curarmi e ho vissuto per lunghi periodi in sanatori per bambini disabili. I medici – continua Julia - mi curavano con terapie riabilitanti; allenamenti fisici specifici; percorsi farmacologici personalizzati. Purtroppo tutto questo non ha dato particolari risultati, in più ho sofferto moltissimo il distacco continuo dalla famiglia. La mamma mi diceva sempre che, avendo un carattere forte, prima o poi sarei riuscita a dominare i difetti della mia camminata. All’età di 8 anni la diagnosi è arrivata inclemente: fenomeni di encefalopatia post-ipossica perinatale con tetraparesi spastica.L’entrata a scuola non è stata delle migliori, inizialmente sono stata inserita in una classe per bambini con difetti fisici. Ma dopo sei mesi, per i successi ottenuti nell’apprendimento del programma scolastico sono stata assegnata in una classe ordinaria. Gli anni di scuola per me sono stati molto difficili, ma ho tenuto duro, nonostante le provocazioni verbali, bullismo e talvolta anche aggressioni fisiche. A 11 anni la svolta. Arriva in regalo un pianoforte e l’iscrizione al liceo musicale.Per mia fortuna, continua il racconto la nostra Julia - una volta, mentre cantavo nel coro di 100 ragazzi, mi ha notata l’insegnante, e mi ha chiesto di uscire dal coro e cantare qualcosa a cappella per lei. L’insegnante è rimasta piacevolmente sorpresa. E mi invitò ad intraprendere, insieme a lei, lezioni di canto. Era la prima volta nella mia vita che mi sentivo orgogliosa di me stessa, ed ho capito che solo cantando, potevo esprimermi come volevo, non avevo bisogno delle gambe… ma solo della voce, che ha le ali.”

E da allora per Julia è stato sempre così. Per la cronaca Julia Burduli è stata ospite speciale in tantissime serate e trasmissioni televisive, ne ricordiamo le più recenti presso il Teatro “Cantero” di Chiavari insieme a Sandro Giacobbe alla serata di beneficenza per i bambini disabili; al Teatro di Andria, insieme a Lando Buzzanca allo spettacolo “Premio… con le stelle”; al concerto di Beneficenza per la “Natable music & arts organizzation” presso il Teatro Lendi; ha collaborato con Accademia Aeronautica (Ordine di Malta) esibendosi alle Galà CISOM Campania per la beneficenza; ha partecipato alla STRANORMANNA 2019; ha inaugurato la fiera TuttoSposi 2019 alla Mostra d’Oltremare di Napoli ed ho ricevuto il Premio Campania 2019; si è esibita per la Fondazione TeleThon (Unesco & UniTwin) per la città di Pozzuoli).

Qui un suo brano
https://youtu.be/dpEb7O_jQV8

(nella foto Julia Burduli)