Il CICAP - (Comitato italiano controllo affermazioni sulle pseudoscienze) associazione educativa e pedagogica fondata nel 1989 da Piero Angela e da altre personalità del mondo della scienza e della cultura tra cui Margherita Hack, Umberto Eco, Rita Levi Montalcini, Silvio Garattini, Carlo Rubbia e Umberto Veronesi per favorire la diffusione di una mentalità scientifica e contrastare pseudoscienze, irrazionalità e superstizione - ha comunicato che la quinta edizione del CICAP Fest, il Festival della scienza e della curiosità, si terrà a Padova dal 3 al 5 giugno.
Il tema scelto per il 2022 è La scienza del mondo che verrà. Dai sogni della fantascienza alle sfide globali: quale domani ci attende? Quale sarà il ruolo che la scienza e la cultura scientifica in generale avranno nel determinare il futuro, tra aspirazioni utopiche e realtà già in corso? Quali saranno le scoperte e le invenzioni che cambieranno la vita dell’uomo e del Pianeta - dalla salute all’alimentazione, dalla tecnologia all’esplorazione spaziale? Cosa di ciò che un tempo sembrava solo fantascienza è diventato realtà e cosa, allo stesso modo, di ciò che oggi sembra fantascienza un giorno sarà reale? Come ci sta aiutando la scienza e come potrà aiutarci ad affrontare i concreti pericoli che l’umanità e il pianeta si trovano davanti?
«Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il CICAP Fest al tentativo di capire e di immaginare “La scienza del mondo che verrà”» spiega Massimo Polidoro, direttore del Festival. «Con un mondo che cambia sempre più in fretta, tante delle nostre conoscenze rischiano di diventare obsolete molto presto e, dunque, ci chiederemo come può la scienza, con la sua capacità di interpretare la realtà, aiutarci ad accompagnare l’evoluzione della società».
«Ci chiederemo inoltre come possono i cittadini dare la propria impronta, o semplicemente la propria opinione, al progresso scientifico» spiega Daniela Ovadia, coordinatrice scientifica del CICAP Fest. «La scientific citizenship, o cittadinanza scientifica, insieme alla citizen science, ovvero alla scienza partecipata, sembra offrire la possibilità di un coinvolgimento diretto dei cittadini nella ricerca, ma presuppone anche che i cittadini vengano chiamati a confrontarsi sui temi scientifici e che abbiano un proprio spazio di formazione e di dibattito: vedremo in che modo, dunque, la collettività stessa può dare un contributo al progresso della ricerca scientifica e, di conseguenza, al miglioramento della vita di tutti».
«La scienza naviga nell'incertezza e approda spesso a scoperte impreviste, eppure riesce talvolta a fare previsioni attendibili e soprattutto ad avvertirci dei rischi che corriamo» afferma il professor Telmo Pievani, delegato alla Comunicazione e divulgazione scientifica dell’Università di Padova. «I modelli sul climate change avevano anticipato da tempo quanto sta avvenendo oggi. La pandemia era stata prevista dettagliatamente dieci anni fa, ma noi non prestiamo abbastanza attenzione a questi dati. Il CICAP Fest 2022 torna con grandi ospiti, in edizione speciale per gli 800 anni dell'Università di Padova, per parlare di futuro, un futuro letto attraverso le lenti della scienza, della razionalità e della curiosità.»
Il Festival si articola in diversi filoni che, per questa edizione, si svilupperanno intorno al tema del mondo che verrà. Con scienziati, divulgatori, scrittori, filosofi e personaggi del mondo della ricerca, della letteratura, della cultura e dello spettacolo si approfondiranno argomenti legati alla salute, all’ambiente, alla medicina, all’innovazione, alla tecnologia, all’esplorazione spaziale e, naturalmente, a come affrontare il dilagare della disinformazione e delle pseudoscienze. Senza dimenticare ciò che da sempre contraddistingue il CICAP Fest, vale a dire i momenti dedicati all’intrattenimento intelligente, nella consapevolezza che la buona divulgazione vada di pari passo con il divertimento e lo spettacolo.
Tra i numerosi ospiti di risonanza internazionale del Festival: Sir Michael Marmot, direttore dell'UCL Institute of Health Equity di Londra, Simonetta Di Pippo, astrofisica, già Direttrice del Volo umano dell’Agenzia spaziale europea e Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico di Vienna, Michael Mann, climatologo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University, Edith Widder, oceanografa e biologa marina, CEO e Senior Scientist presso l'Ocean Research & Conservation Association, Mitchell Valdes-Sosa, direttore dell’Istituto di Scienze de L’Avana, a Cuba, Susan Schneider, biopsicologa all’Università del Pacifico, in California, Peter Godfrey-Smith, filosofo della scienza dell’Università di Sydney, in Australia, Sheila Jasanoff, docente di Etica delle tecnologie alla Harvard Kennedy School, Lee McIntyre, filosofo e ricercatore al Center for Philosophy and History of Science at Boston University, e docente ad Harvard, Julia Galef, fondatrice del Center for Applied Rationality e molti altri.
Accanto agli oltre 120 incontri ospitati dalle numerose e prestigiose sedi del festival, inoltre, sono previste, come di consueto, anche diverse attività e laboratori rivolti alle famiglie e ai ragazzi, workshop di approfondimento per insegnanti, appassionati e prestigiatori, visite guidate nei luoghi scientifici della città, incontri nelle piazze e nei cortili, interviste volanti in strada su un divano a rotelle, dimostrazioni di illusionismo, intrattenimento comico e molto altro.
Così Piero Angela ha introdotto l'edizione di quest'anno: «Pensando al futuro, non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi dispiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».