Nessuna azione per la dismissione graduale degli inceneritori, niente aggiornamento del Piano regionale per l’amianto, nemmeno l’ombra della legge sulle cave, inadeguato il Piano delle bonifiche dei siti inquinati. Per non parlare delle quasi inesistenti politiche antismog.

Il bilancio previsionale sull'ambiente molto del fatto che ci troviamo a fine legislatura e hanno quindi la caratteristica di assolvere più a un obbligo di legge e che a un vero progetto per il futuro della nostra regione. Inoltre, conferma la totale sottovalutazione della questione ambientale che ha di fatto caratterizzato tutto il mandato legislativo della Giunta Maroni.

Mancano, ancora una volta, progetti concreti, sorretti da adeguati finanziamenti, che partono dalle criticità ambientali per dare avvio a piani di risanamento, cogliendo le opportunità che la green economy e l’economia circolare offrono, in una regione tra le più avanzate in Europa.

Ma il punto cruciale rimane quello dell’emergenza smog. Nonostante i passi avanti nel coordinamento delle azioni antinquinamento con le Regioni della Pianura padana, anche in questo bilancio la consapevolezza della Giunta Maroni della gravità del problema non fa alcun salto di qualità, a partire dalla non volontà politica della Giunta di assumersi il ruolo di regia nelle azioni di contrasto all’inquinamento dell’aria.

Anche in quetso caso, le stesse risorse messe a disposizione sono assolutamente insufficienti.