Il quantitative easing portato avanti dalla BCE, secondo uno studio olandese del Netherland Bureau for Economic Policy Analysis (centro studi del ministero dell’Economia) non sarebbe stato affatto utile a portarci fuori dalla crisi. Anzi, se non ci fosse stato non sarebbe cambiato praticamente nulla.
Grazie al quantitative easing, la BCE ha dichiarato che nel periodo di applicazione del piano, dal 2016 ad oggi, la crescita del Pil nell'area euro è stata incrementata dell'1,9%, così come quella dell'inflazione che ha fatto registrare lo stesso identico valore.
Per il centro di ricerca del ministero dell’Economia olandese, però, i risultati dichiarati dalla BCE non sarebbero corretti perché ottenuti facendo riferimento a "formule" che non calcolerebbero realmente l’impatto della crescita sul bilancio della Banca Centrale.
Utilizzando invece un diverso metodo di calcolo basato sui futures rates, peraltro messo a punto dalla stessa Bce, per il Netherland Bureau for Economic Policy Analysis il risultato indicherebbe che le politiche monetarie della banca centrale europea sarebbero state ininfluenti, almeno per quanto riguarda la crescita economica, anche perché gli effetti sull'inflazione non erano parte dell'analisi.