Il 9 gennaio 1900 a Roma, in Piazza della Libertà, nove volenterosi giovani guidati dal bersagliere podista Luigi Bigiarelli decisero di fondare una Società che fosse accessibile alla gioventù del popolo e che tramandasse i valori morali ed etici dello sport.

Scelsero come simbolo l’Aquila, animale fiero e sinonimo di potenza, vittoria e prosperità, come colori il bianco ed il celeste, in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi. Ed infine il nome, Lazio.

È il 9 gennaio ed il Club più antico di Roma compie 119 anni; tanti auguri a tutti noi, tifosi della Prima Squadra della Capitale!

Questo è il trionfalistico comunicato con cui questo mercoledì la società biancoceleste ha ricordato il proprio "compleanno".

Però, nel pomeriggio di oggi,  i tifosi della Lazio riunitisi in Piazza della Libertà con il presidente Lotito, non tutti per carità ma solo alcuni di loro, invece di festeggiare si sono allontanati dal gruppo dei circa 2500 presenti ed hanno iniziato a lanciare bottiglie e oggetti contro i poliziotti che erano lì per motivi di ordine pubblico e che, come è logico che sia, hanno risposto con cariche, lacrimogeni e idranti.

Quale sia il motivo all'origine delle violenze è ancora da accertare. In ogni caso, il procuratore Francesco Caporale a cui è stata affidata l'inchiesta sta indagando per i reati di violenza privata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Al momento il bilancio è di un arresto e di tre tifosi denunciati.

Il presidente della Lazio Lotito ha commentato duramente l'accaduto: «Per me i tifosi sono quelli che partecipano in modo appassionato alla vita della squadra del cuore nel rispetto delle regole, tutto gli altri fanno delle scelte diverse e ne risponderanno. Chi tifa lo deve fare nel rispetto delle regole, e noi cerchiamo di adottare comportamenti che sono all'insegna dei valori fondanti della società civile.»