Due i temi che hanno caratterizzato le qualifiche del GP d'Ungheria a Budapest, sul circuito dell'Hungaroring: la pole della Mercedes di George Russell, prima da lui conquistata in Formula 1, e la debacle della Red Bull, con Verstappen che partirà dalla decima casella della griglia, mentre Perez lo segue a ruota, essendo stato il primo dei non qualificati nella Q2.

Fantastico l'ultimo tentativo in Q3 di Russell che gli ha permesso di realizzare il tempo di 1:17.377, più veloce di 44 millesimi rispetto a Sainz e di 146 millesimi rispetto a Leclerc, con i due ferraristi che, pertanto, partiranno nelle posizioni di immediato rincalzo.

Come spiegare il "miracolo" Mercedes? Sicuramente con il fatto che gli ingegneri devono aver mitigato il problema del saltellamento e che la pista ungherese è molto breve... pertanto i rettilinei non sono lunghi e quindi il porpoising è meno" sentito. Inoltre, dopo la pioggia che ha abbassato la temperatura, le Ferrari non sono riuscite a "scaldare" le gomme per ottenere la migliore aderenza... come invece era avvenuto venerdì. Sainz, comunque, su questa pista è apparso più a suo agio di Leclerc.

Ottimo il quarto posto per Lando Norris (McLaren) che ha preceduto le due Alpine di Esteban Ocon e Fernando Alonso, che domenica partiranno affiancate.

In quarta fila troviamo i compagni di squadra dello scorso anno Hamilton (Mercedes) e Bottas, la cui Alfa Romeo ha mostrato segni di risveglio dopo l'appannamento negli ultimi gran premi, che aveva fatto segnare un passo indietro alla scuderia rispetto all'ottimo inizio di stagione. Per la cronaca, da segnalare che nel secondo tentativo l'ala posteriore di Hamilton, in zona DRS, non si aperta, per cui anche lui avrebbe potuto far segnare un tempo vicino a quello di Russell.

I semafori, domenica, si spegneranno alle 15:00.