Martedì, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha dichiarato che le "ostilità" in Ucraina potrebbero finire già oggi se Kiev ordinasse ai nazionalisti di deporre le armi:"La parte ucraina può porre fine a tutto questo prima che questa giornata abbia termine; è necessario un ordine per le unità nazionaliste di deporre le armi, è necessario un ordine per l'esercito ucraino di deporre le armi; e devono soddisfare tutte le richieste della Russia. Poi tutto sarà finito prima di fine giornata".

La dichiarazione di Peskov è arrivata in risposta a quanto detto ieri da Zelensky in relazione al fatto che lui voleva concludere questa guerra prima che arrivi l'inverno. Peskov ha poi dichiarato che la Russia non ha prefissato una data per la fine della "operazione speciale".

Oggi, i russi hanno anche spiegato ciò che ieri è accaduto nella città di Kremenchuk. Secondo il portavoce del ministero della Difesa, il tenente generale Igor Konashenkov,

"il 27 giugno le forze aerospaziali russe hanno lanciato un attacco aereo con armi ad alta precisione contro i magazzini di una fabbrica che ospitavano armi e munizioni inviate da Stati Uniti e paesi europei, destinate ad esser consegnate all'esercito ucraino che combatte nel Donbass. L'esplosione delle munizioni ha causato un incendio in un centro commerciale situato vicino alla fabbrica".

L'attacco russo del 27 giugno a un centro commerciale di Kremenchuk, nell'oblast di Poltava, ha ucciso (finora) almeno 20 persone (ma vi sono una quarantina di persone che mancano all'appello), ferendone 59. Ma i dati sono provvisori. Un attacco che Zelensky ha commentato in questi termini:

"L'attacco russo di oggi in un centro commerciale a Kremenchuk è uno degli attacchi terroristici più provocatori della storia europea. Una città tranquilla, un normale centro commerciale con dentro donne, bambini, normali civili... Prima dell'allarme aereo c'erano circa mille persone. Fortunatamente, per quanto ne sappiamo in questo momento, molte persone sono riuscite a uscire in tempo. Sono state portate fuori in tempo. Ma dentro c'era ancora gente: il personale, alcuni visitatori...Solo terroristi totalmente pazzi, che non dovrebbero avere posto sulla terra, possono lanciare missili contro un tale edificio. E questo non è un attacco missilistico fuori bersaglio, questo è un attacco russo calcolato, esattamente in quel centro commerciale".

E che i russi sappiano dove lanciare i loro missili lo dimostra quanto pubblicato dall'agenzia spaziale russa, la Roscosmos, che ha diffuso immagini satellitari della sede del vertice Nato di Madrid che inizierà nelle prossime ore, nonché della Casa Bianca, del Pentagono, dell'Eliseo, del Bundestag, del Quartier generale della Nato a Bruxelles... indicando anche le coordinate di tali luoghi definiti "centri decisionali" che supportano l'Ucraina.

Nel Donbass, la Russia cerca anche di avanzare verso Sloviansk, nell'oblast di Donetsk, tentando di prendere i villaggi di Dovhenke e Dolyna. Secondo i militari ucraini, le forze di Kiev hanno per il momento respinto gli attacchi.

Nell'oblast di Luhansk, i russi minacciano il villaggio di Vovchoyarivka nei pressi di Lysychansk ed una raffineria di petrolio nelle vicinanze, oltre a tentare di prendere il controllo dell'autostrada Bakhmut-Lysychansk. 

Queste le perdite dell'ultimo bollettino diffuso dalla Difesa ucraina sulle perdite subite dai russi a partire dal 24 febbraio: 35.250 soldati, 1.567 carri armati, 3.704 veicoli corazzati da combattimento, 778 sistemi di artiglieria, 243 sistemi di lancio multiplo di razzi, 102 sistemi di difesa aerea, 185 elicotteri, 217 aeroplani, 636 droni e 14 imbarcazioni.