La FIGC valuti lo STOP immediato della SERIE ACondivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta.Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso.Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità.Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l'autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare.Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà.Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all'attenzione dell'Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite.Prenderò in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre.


Questo è quanto ha pubblicato su Facebook il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, a pochi minuti dall'inizio del primo recupero di Serie A tra Parma e Sassuolo in programma alle 12:30.

I giocatori di entrambe le squadre che stavano per entrare in campo sono stati richiamati negli spogliatoi e la partita è iniziata, ma con quasi un'ora di ritardo dopo che la Figc ha pubblicato il seguente comunicato:

Vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull'emergenza Covid-19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 10 marzo.

A questo punto, nei prossimi giorni, non è da escludere la sospensione del campionato di Sere A e, di conseguenza di tutte le manifestazioni sportive.

La nota di Spadafora giunge a poche ore dalla firma del dpcm da parte del premier Conte in cui veniva dato il via libera allo svolgimento, seppure senza pubblico, di tutti gli eventi sportivi professionistici, tra cui le partite di Serie A.

Una nota che, a questo punto, manifesta in tutta la sua evidenza lo stato assoluto di confusione, e probabilmente di disaccordo, che regna nel governo dato che un ministro "qualunque" come il 5 Stelle Spadafora si permette di sconfessare il presidente del Consiglio poche ore dopo l'approvazione di un decreto che, teoricamente, lo stesso ministro dello Sport dovrebbe aver condiviso... purché abbia capito quello che avrebbe dovuto leggere e poi approvare.

Una situazione grottesca, che sottolinea la pochezza intellettuale e istituzionale di una classe dirigente inadatta, inadeguata e non dotata neppure del minimo di astuzia necessaria per colmare le proprie carenze. 

A proposito, a meno che in Gran Bretagna non siano dei pazzi sconsiderati, nessuno questo fine settimana ha pensato di fermare la Premier League o di farne disputare gli incontri a porte chiuse, tanto che gli stadi, come spesso accade, erano pieni. Ma probabilmente Spadafora non conosce neppure l'esistenza della Premier League, altrimenti non lo avrebbero messo a fare il ministro dello Sport!