I dati in Italia sono allarmanti: sono 6 milioni gli obesi, 500mila i grandi obesi, 1 bambino su 3 è in sovrappeso e 1 su 4 è obeso. Soprattutto ogni anno muoiono 57mila persone per le complicanze di questa malattia, circa una ogni 10 minuti.
Nel resto del mondo la situazione è anche più grave: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità gli adulti in sovrappeso sono ben 1,9 miliardi, di questi circa 600 milioni sono obesi.
Non solo, l’obesità rappresenta un costo significativo per il Sistema sanitario. Si calcola che, nel 2012, questa condizione sia stata responsabile del 4% della spesa sanitaria italiana per un totale di circa 4,5 miliardi di euro. Questo, anche a causa delle sue comorbidità: sovrappeso e eccesso ponderale sono responsabili di circa l’80% dei casi di diabete, del 55% dei casi di ipertensione e del 35% di quelli di cardiopatia ischemica e di tumore.
Quali sono le strategie terapeutiche per curarla? Sicuramente bisogna agire su più fronti. Occorre un regime ipocalorico da associarsi a un programma di attività fisica e un trattamento farmacologico in grado di supportare il paziente nell’instaurare delle modificazioni allo stile di vita del paziente. Ma nei casi più gravi, la soluzione, dopo un’attenta valutazione interdisciplinare (chirurgo, nutrizionista, psicologo, diabetologo) è la chirurgia bariatrica che, tramite il ricorso alle tecniche d’avanguardia oggi a disposizione, può rivelarsi più efficace della dieta e dell’attività fisica, consentendo un calo di peso significativo.
Secondo un’indagine recente, condotta dal Centro di Studio e Ricerca sulla Sanità Pubblica dell’Università Milano Bicocca, con la chirurgia bariatrica si può ottenere un guadagno per paziente di oltre tre anni di vita vissuta in condizioni di salute ottimale e una riduzione della spesa per paziente di 11.384 euro.
È importante ricordare che l’intervento è riservato all’obeso grave. Tutte le procedure chirurgiche sono a carico del Sistema sanitario nazionale presso i Centri accreditati, ospedali o strutture private convenzionate.