Il mese di ottobre registra un quadro complesso per il commercio estero italiano, segnato da dinamiche congiunturali e tendenziali differenziate tra esportazioni e importazioni. La flessione mensile più marcata delle esportazioni (-1,9%) rispetto alle importazioni (-0,3%) riflette le difficoltà sul fronte extra-Ue, mentre alcuni settori trainanti e alcuni mercati europei mitigano l'impatto complessivo.

La diminuzione nel dato congiunturale dell'export è stata più significativa verso i mercati extra-Ue (-3,2%), mentre l'area Ue ha registrato una contrazione più contenuta (-0,7%). Questo calo, tuttavia, non cancella i segnali di crescita su base annua: rispetto a ottobre 2023, le esportazioni sono aumentate del +1,6% in valore, pur restando stabili in termini di volume (-0,1%).

A livello geografico, i mercati europei si confermano una solida base per le esportazioni italiane, con incrementi - su base tendenziale - verso Francia (+4,4%), Spagna (+8%), Regno Unito (+10,8%), Belgio (+10,3%) e soprattutto Turchia (+33,5%). Al contrario, le esportazioni verso gli Stati Uniti (-11,8%) e i paesi OPEC (-17,6%) registrano contrazioni significative, evidenziando difficoltà strutturali in questi mercati.

Nei primi dieci mesi del 2024, l'export registra una lieve flessione su base annua (-0,5%): a contribuire sono soprattutto le minori vendite di autoveicoli (-14,5%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,4%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-4,3%). Per contro, apporti positivi importanti provengono dalle maggiori vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+19,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,3%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+6,5%).

Il saldo commerciale di ottobre segna un avanzo di 5.153 milioni di euro, superiore rispetto ai 4.495 milioni registrati nello stesso mese del 2023. In particolare, l'interscambio di prodotti non energetici mostra un surplus in aumento (da 9.700 a 9.860 milioni di euro), compensando parzialmente il deficit energetico.

Nei primi dieci mesi dell'anno, l'avanzo commerciale complessivo raggiunge i 45 miliardi di euro, un netto miglioramento rispetto ai 24,6 miliardi dello stesso periodo del 2023. Questo risultato riflette un calo dell'export moderato (-0,5% su base annua), compensato dal controllo dei costi e dalla robustezza di alcuni settori chiave.