Purtroppo, come ho ampiamente scritto e previsto durante questi anni di pandemia, l'ora X in cui il virus è sconfitto e tutto ritorna normale non è ancora giunta.

Il virus SARS-CoV-2 è ancora tra noi, combattuto ma presente, circola tranquillamente e la famosa immunità di gregge non esiste. 

fai.informazione.it/18CF93DD-C05D-46AB-AFEA-0C5BE34E851E/Cinque-motivi-per-cui-l-immunita-di-gregge-per-il-COVID-e-probabilmente-impossibile

“Anche se non siamo dove eravamo un anno fa, è chiaro che la pandemia di COVID-19 non è ancora finita. Purtroppo stiamo vedendo di nuovo aumentare gli indicatori in Europa, suggerendo che è iniziata un'altra ondata di contagi. Con l'arrivo dell'autunno e inverno, è prevedibile anche la recrudescenza dell'influenza. Alla luce di ciò, riconfermiamo la necessità di proteggere la salute delle persone, in particolare dei più vulnerabili, utilizzando tutti gli strumenti disponibili, compresa la vaccinazione. Le misure di preparazione devono continuare nella Regione Europea, non dobbiamo abbassare la guardia”.

Secondo l'OMS e il direttore dell'ECDC Andrea Ammon: 

“La potenziale co-circolazione di COVID-19 e influenza stagionale – proseguono - metterà le persone vulnerabili a maggior rischio di malattie gravi e morte, con la probabilità di una maggiore pressione sia sugli ospedali che sugli operatori sanitari, già stremati da quasi tre anni in prima linea nella pandemia. Dobbiamo evitare l'onere di questa co-circolazione sui nostri sistemi sanitari. Insieme alle misure di salute pubblica, la vaccinazione rimane uno dei nostri strumenti più efficaci contro entrambi i virus”. “Esortiamo i paesi della regione europea - sottolineano ancora - a dare la priorità alla protezione dei gruppi più vulnerabili somministrando insieme vaccini contro l'influenza e il COVID-19 quando possibile. Milioni di persone in tutta la Regione non sono ancora state vaccinate contro il COVID-19. I paesi europei dovrebbero fare ogni sforzo per raggiungere i non vaccinati, assicurandosi che ricevano le loro dosi di vaccino COVID-19 e distribuendo allo stesso tempo dosi di richiamo ai gruppi prioritari, in linea con le raccomandazioni nazionali. Molte delle persone più a rischio di COVID-19 grave sono anche ad alto rischio di contrarre una grave infezione influenzale. È importante che i seguenti gruppi prioritari vengano vaccinati sia contro l'influenza che contro il COVID-19: operatori sanitari, persone di età superiore ai 60 anni, donne in gravidanza e persone con comorbidità e/o condizioni di base”.“L'emisfero australe, dove l'inverno è recentemente terminato, ha vissuto una stagione influenzale precoce e molto attiva. Anche se non sappiamo esattamente cosa aspettarci nella regione europea dell'OMS, potremmo assistere a uno scenario simile nell'emisfero settentrionale durante l'autunno e l'inizio dell'inverno. Ciò significa che dobbiamo essere pronti e agire ora. Il nostro messaggio è semplice: la vaccinazione salva vite. Riduce le possibilità di essere infettato e riduce il rischio di gravi conseguenze da COVID-19 e influenza stagionale. Non c'è tempo da perdere. Incoraggiamo tutti gli aventi diritto, in particolare i più vulnerabili, a farsi avanti il prima possibile sia per la vaccinazione COVID-19 che per quella antinfluenzale”.

Oggi la situazione in Europa e nel mondo è ancora cambiata per la guerra e per la catastrofe economica ad essa collegata. Da un lato abbiamo fatto un immane sforzo per vaccinare quante più persone possibili, dall'altro abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra la salute pubblica e la diffusione del virus e l'economia.

Purtroppo sono stati commessi alcuni errori , e a mio giudizio oggi siamo troppo aperti ed esposti al virus. Abbiamo due problemi che sono la facile diffusione del virus e la parziale perdita dell'immunità.

Da qualche mese in Italia aumentano i casi di Covid e non sono tutti e sempre solo "delle semplici influenze".

L'invito alla prudenza e all'osservazione delle norme igieniche è rinnovato, il virus non è né morto e neppure sconfitto, circola tra noi e in periodo influenzale potrebbe contribuire a ritardi diagnostici e danni fisici maggiori. 

Insomma l'ora X della fine pandemia non è ancora giunta e temo che non  possa esserlo a breve. 



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