Continua anche questo mercoledì l'esame alla Camera del disegno di legge di conversione del decreto 23 luglio 2021, n. 105, "recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche"... in pratica a Montecitorio si sta cercando di approvare il green pass.

Già ieri, la Lega, dopo aver ritirato i propri emendamenti, ha votato (a scrutinio segreto) un emendamento di Fratelli d'Italia che chiedeva l'abolizione dell’obbligo del certificato verde per i ristoranti. L'emendamento è stato respinto respinto dall’Aula con 270 no, contro i 134 voti a favore e 4 astenuti.

Nessuno stop, pertanto, al green pass, ma il problema "politico" rimane evidente, visto che FdI sta all'opposizione e la Lega è, teoricamente, tra i partiti che appoggiano il governo. Ma il problema, però, non sembra essere percepito come tale da Matteo Salvini che, in una intervista al Corriere, ha dichiarato:

"Noi garantiamo un equilibrio tra il diritto alla salute e quello al lavoro. Se avessimo dato retta a Speranza e a quelli come lui oggi saremmo ancora tutti chiusi in casa. A fare la fame...

Tutti erano informati di tutto e alla fine noi votiamo tre o quattro emendamenti (dell’opposizione, ndr). E abbiamo ritirato i nostri perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante. ... Le posso dire  che Mario Draghi era al corrente di tutto. Il mio interlocutore è Draghi, non i singoli ministri". 

Trovare un sequitur logico nelle dichiarazioni di Salvini è impensabile, anche perché ciò che dice e ciò che fa è basato sulle necessità del momento dettate dalla propaganda in base alle indicazioni degli ultimi sondaggi che, adesso, danno sulla cresta dell'onda la Meloni e il suo partito. Quindi, per Salvini è indispensabile recuperare il consenso di chi supporta chi sta all'opposizione e, di conseguenza, si schiera con FdI su provvedimenti che dagli italiani possano essere percepiti come dannosi... al di là che lo siano o meno.

E così, anche mercoledì, nella discussione odierna, la Lega si è schierata con Fdi su un emendamento, sempre relativo al green pass, che aveva come argomento i minorenni. L'emendamento, su cui c'era parere contrario del governo, è stato votato anche dalla Lega, ma è comunque stato respinto.

Una linea che era comunque stata anticipata dal leghista Borghi nel suo intervento ad inizio seduta:

"Abbiamo scelto di votare alcuni emendamenti qualificanti, riducendoli al massimo, in modo tale che vi fosse la massima attenzione da parte dell'Aula quando ciò sarebbe avvenuto perché riteniamo siano di somma importanza. In questo caso, voteremo contro l'emendamento perché non rientra in questa categoria di emendamenti di cui vorremmo la massima attenzione da parte dell'Aula; però, tengo presente che vi sono argomenti di ragionevolezza in quello che è stato detto. È già stato espresso in Commissione, quindi il sottosegretario lo sa. Mi riferisco al luogo di cultura, inteso come museo, soprattutto, e similari; entrare in una chiesa per vederne le bellezze artistiche è impossibile senza green pass, entrare in una chiesa quando è vuota; entrare in una chiesa piena, perché c'è una messa, è possibile senza green pass. Quindi, capite che non è che ci sia esattamente una gran logica in questo strumento, per cui, sinceramente, adesso valuterei per considerare anche le ragioni di questo emendamento, però - ripeto - la scelta che abbiamo fatto noi è di appoggiare pochissimi emendamenti che riteniamo imprescindibili e, quindi, su questo purtroppo voteremo contro".

Gli altri partiti della maggioranza parlano di irresponsabilità e incoerenza. Al momento, come sempre d'abitudine, Draghi tace. Domani, però, è annunciato un CdM che dovrebbe estendere l'obbligo del green pass anche a tutti i lavoratori dipendenti. I ministri della Lega da che parte si schiereranno?



Aggiornamento.  Nel CdM di giovedì verrà discussa l'estensione del Green Pass solo in relazione alla possibilità di estenderne l'obbligo alle ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche. Rispetto a quanto era stato anticipato no sarebbe invece prevista, alemno  per questa settimana, alcuna cabina di regia del governo per valutare l'obbligatorietà del Green pass anche per i lavoratori del settore pubblico e privato.