Alexei Navalny, lunedì, è stato trasferito nella colonia penale di Vladimir, una città a 180 km a est di Mosca, dove è stato ricoverato nell'ospedale della prigione.

Le autorità carcerarie dicono che le condizioni di Navalny sono "soddisfacenti", che il dissidente è visitato quotidianamente da un medico e che ha accettato di prendere le vitamine.

Navalny è in sciopero della fame da 20 giorni, per protestare per essergli state negate le cure mediche richieste.  Anche ieri, ad un team di medici, tra cui quello personale di Alexey Navalny, è stato impedito di visitare Navalny.

Solo uno dei suoi legali è riuscito a incontrarlo per pochi minuti, definendolo in cattive condizioni, stando a quanto ha detto Leonid Volkov, braccio destro di Navalny, che si trova in esilio in Lettonia.


Nel frattempo, il ministero dell'Interno russo ha minacciato i russi che avessero intenzione di scendere in strada strada per protestare a favore di Navalny. Le manifestazioni sono state annunciate dai sostenitori del dissidente che hanno invitato i russi a scender in strada per domani, mercoledì, giorno in cui Putin terrà il discorso sullo stato della nazione.

"Qualsiasi azione aggressiva - ha dichiarato il ministero in una nota - da parte dei partecipanti a riunioni pubbliche non autorizzate, in particolare i tentativi di provocare scontri con le forze dell'ordine, sarà considerata una minaccia per la sicurezza pubblica e immediatamente repressa".