Sono 37.100 le italiane che convivono con un carcinoma al seno metastatico e ogni giorno 29 donne scoprono una ripresa della malattia e altre 9 che il loro tumore è già metastatico fin dalla prima diagnosi. Di questa malattia, che si può curare ma da cui ancora non si guarisce, si parla però troppo poco e male.

Trascurata dai mezzi di comunicazione che preferiscono concentrarsi sulla maggioranza delle donne con cancro al seno non metastatico che arrivano a guarigione, le pazienti denunciano di essere lasciate in balia di un'informazione troppo 'infiocchettata' e buonista. Eppure senza cedere a toni trionfalistici qualche buona notizia c'è: la sopravvivenza mediana è in progressivo e costante aumento in tutti i sottotipi di tumore mammario.

Per favorire una maggior sensibilizzazione e promuovere un'informazione sempre più corretta e responsabile si è tenuto a Domodossola Sabato 16 novembre 2019 un convegno  "Tumore al seno Prevenzione, diagnosi precoce ed esperienze" organizzato da Mosaico ODV. Tra le relatrici la Dott.ssa Clara Gambaro, che ha tratto il tema: "Il seno nella storia dell’arte". 

La presenza di una storica dell'arte antica con esperienza sull'America Latina ha fatto nascere l'idea di un commento a recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto la Chiesa e Papa Francesco.


Di seguito l'intervista "In difesa di Papa Francesco alla Storica dell'Arte Antica Clara Gambaro", da Web Radio con audio integrale, non riveduto.

E' composta da un'accozzaglia di personaggi importanti vicini al Vaticano e di figure altisonanti degli ambienti conservatori della Chiesa (storici, sacerdoti, nobili, studiosi, teologi nostalgici dell’anziano papa emerito Benedetto XVI), la lista dei cento firmatari di una lettera, tradotta in sette lingue e rilanciata da siti e blog critici nei confronti del pontificato, in cui si accusa Papa Francesco (ovvero Jorge Mario Bergoglio) di "idolatria", così come in passato era stato accusato di "eresia", addirittura mandandolo "all'inferno". Utilizzando la dottrina e citando a loro volta le convinzioni di altri "contestatori" illustri come i cardinali Brandmüller, Urosa Savino, Müller e Burke; o i vescovi Viganò, Azcona Hermoso, Schneider, Voderholzer, Eleganti hanno criticato apertamente il Papa per aver fraternizzato con il Grande Imam della moschea di Al-Azhar. Quindi lo hanno giudicato colpevole di sacrilegio per l’adorazione della Pachamama, da loro considerata divinità pagana, durante una funzione al recente sinodo sull’Amazzonia.

Ma a ben vedere cosa ha fatto il Pontefice di così grave da subire così gravi rimproveri? Non ha fatto altro che adottare un'apertura ecumenica verso altre religioni, abbracciando cristianamente esseri che adorano una dea, la Pachamama, che rappresenta la madre Terra.

Il Papa, dimostrandosi colto rispetto ad una cultura propria di quelle terre da cui egli stesso proviene, conosce la storia degli indigeni, ingiustamente schiacciati dall'uomo bianco anche in nome della "Santa Romana Chiesa". Per questo non diventa un'eresia rispettare le persone che amano lo spirito della Madre terra. In base alla teologia lo stesso Gesù Cristo, in uno dei Vangeli non canonici ma riconosciuti dalla Chiesa, disse a un vecchio cieco che stava accompagnando lungo il fiume "Io sono Gesù e mio padre è il Sole e mia madre la Terra". Una frase simbolica ma che può essere anche una risposta agli ignoranti ed ipocriti accusatori del Papa che non fanno altro che cercare la "pagliuzza nell'occhio del fratello senza guardare la trave che è nel loro" (da Antimafia 2000).


A Domodossola l'intervento di una voce laica Clara Gambaro, studiosa relatrice del Convegno "Tumore al seno Prevenzione, diagnosi precoce ed esperienze". Clara Gambaro afferisce al Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Firenze, presso la quale ha conseguito la laurea in lettere e successivamente la laurea specialistica in archeologia. Ha inoltre ottenuto il dottorato di ricerca in archeologia presso l’Università di Pisa e seguito una serie di corsi post-laurea presso altre facoltà italiane e all’estero. Autrice di contributi sulla storia dell’archeologia e in particolare sul collezionismo archeologico nel Settecento, ha progettato, sviluppato e coordinato l’immissione in rete dell’epistolario di Anton Francesco Gori (1690-1758), conservato presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze. È direttore scientifico di Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei.


Sono 5.300 nel 2019, in Italia, le nuove diagnosi di tumore del seno già in fase metastatica: rappresentano circa il 10% del totale. Grazie ad armi sempre più efficaci, alla disponibilità di farmaci innovativi e all'integrazione delle terapie, il carcinoma mammario metastatico oggi è una malattia trattabile, con una sopravvivenza mediana di 24-36 mesi. E, a 5 anni, il 25% di queste pazienti è vivo. Risultati impensabili solo 10 anni fa.