Pochi giorni prima di Natale, Google ha depositato presso il tribunale del distretto di Columbia una memoria in cui ha respinto le accuse avanzate nei suoi confronti dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti negando qualsiasi abuso di posizione dominante in relazione alle ricerche su Internet e alla gestione della pubblicità on line.

Google ha negato di aver concluso accordi illegali per contrastare la concorrenza affermando, in sostanza, che l'utilizzo dei propri prodotti deriva dalla loro qualità e non da altri fattori: se le persone utilizzano Google come motore di ricerca è perché lo scelgono loro e non perché sono costrette a farlo.

Solo nei primi nove mesi di quest'anno, Google ha fatturato oltre 100 miliardi di dollari. E sulla base di queste cifre, è difficile ritenere che l'azienda californiana possa accettare un qualche tipo di accordo con gli Stati Uniti per evitare che sia un giudice ad esprimersi sulla questione.

E a proposito di giudici, quello che dovrebbe occuparsi del processo,  Amit Mehta, ha fissato una data provvisoria il 12 settembre 2023 come data indicativa per l'inizio della causa.