Continua la storia infinita dell'Ilva, una fabbrica su cui in realtà vi è poco da controllare e su cui discutere. E' certo che è una fonte di inquinamento. Già i nostri studi del 2014 avevano evidenziato un aumento di patologie nella popolazione. E' una storia complessa frutto di decisioni sbagliate.
Oggi, con le evidenze scientifiche che dimostrano oltre ogni dubbio che alcune sostanze inquinanti in atmosfera sono dannose per la salute, a Taranto "qualsiasi" ulteriore studio in loco o indagine o centralina o tavolo tecnico è inutile.
Ho detto questo nel 2014, quando mi insospettirono i dati delle esenzioni dal ticket delle 9 patologie che richiedemmo al Senato, con le firme di un certo numero di parlamentari 5 Stelle.
Ancora di più adesso, sia le nostre ricerche sugli inquinanti e il cancro, sia la conosciuta e nota bibliografia mondiale mi inducono a dire che non esistano dubbi.
Vivere dove esiste una tale criticità non può e non potrà mai "fare bene". L'organismo umano vive nell'ambiente che lo circonda e ad esso reagisce. Oggi esiste una malattia ambiente nel mondo che va curato. Forse non esistono molte patologie disgiunte dall'ambiente in cui viviamo.
Mi fermo qui, in quanto ritengo da ricercatore e medico di non dovere dire altro.
Ribadisco un concetto che deve essere chiaro a tutti: Asl o Arpa Puglia o altri non possono dire che tutto va bene... devono prendere atto di cosa la scienza e gli scienziati dicono e non il contrario.
Ilva, Sarroch, Tdf, il petrolchimico di Augusta, le varie ferriere, la Basilicata, i vari aeroporti, ecc. ecc. sono delle bombe ecologiche serissime che si sommano ad altre, come ad esempio, quelle legate alla mobilità.
Inutile andare in giro per il mondo a siglare protocolli per l'ambiente, quando non siamo in grado di tutelare il minimo indispensabile in Italia.
Ancora più inutile è gridare al progresso green quando siamo ancora qui a discutere di opere che non possono più esistere.
Sembra che tutti siano d'accordo sul fatto che l'inquinamento, specialmente di questo tipo, non faccia bene, ma... pochi sono in grado di gestire e risolvere al meglio le criticità ad esso collegate.
Smettiamola di far gestire le cose serie a chi non dovrebbe neppure mettere il sedere su una sedia e "le gambe" sotto ai tavoli dove si discutono soluzioni ai problemi.
The earth and the environment in which we live is like a timeshare property, so we have a moral obligation to leave it clean – after “using” it – for the future generations. Vincenzo Petrosino et al. Cancer&Science U.S.A. 2019
Qui si può ascoltare il mio intervento a favore dei bimbi di Taranto e di tutti i luoghi con criticità ambientali.
I carabinieri del Nucleo operativo ed ecologico di Lecce ieri si sono recati negli uffici e nelle sedi dello stabilimento siderurgico di Taranto per dare seguito a un ordine di acquisizione di documenti relativi alle emissioni, in particolare in zona cokeria e rispetto al benzene, che è stato disposto dai pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo.
La notizia è riportata anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno....
L'iniziativa rientra, a quanto si apprende, nell'ambito di una inchiesta che ipotizza i reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose. Negli ultimi mesi sono stati registrati diversi picchi periodici di benzene, segnalati da Arpa Puglia, anche se non è stato superato il valore soglia fissato dalla norma. Proprio a causa di questi fenomeni il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci firmò il 22 maggio dello scorso anno una ordinanza di fermo dell'area a caldo in mancanza di interventi sulla riduzione delle emissioni. Dopo il ricorso di Acciaierie d'Italia e Ilva in As la questione è finita all'attenzione del Tar di Lecce, che ha concesso la sospensiva e ha ulteriormente rinviato ogni determinazione in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul tema del danno sanitario connesso ai livelli di inquinamento da benzene.
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