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15. Essendo pastori spirituali, gli anziani devono saper ascoltare (Prov. 21:13; Giac. 1:19). Anche se alcuni preferiscono non parlare degli abusi subiti in passato, altri hanno trovato utile parlare con anziani comprensivi che sanno ascoltare e “confortare” usando la Parola di Dio (1 Tess. 5:14; Prov. 12:25; Giac. 5:13-15). Anche se può essere necessario che gli anziani facciano con delicatezza qualche domanda per aiutare la persona a esprimersi, dovrebbero evitare di fare domande non necessarie o di chiedere con insistenza i particolari dell’abuso (In passato era esattamente il contrario). Tuttavia, parlare di personaggi biblici che pur avendo avuto un’infanzia difficile divennero comunque fedeli servitori di Geova può dare il conforto necessario. Col tempo Geova Dio “sanerà quelli dal cuore affranto” (Sal. 30:2; 94:19; 147:3; w11 15/10 pp. 23- 27; w01 15/4 pp. 25-28; w84 1/4 pp. 27-31; g 7/09 pp. 6-9; g91 8/10 pp. 3-11).
16. Gli anziani possono dedicare un tempo limitato ad assistere spiritualmente un componente della congregazione che è stato vittima di abusi sessuali su minori, per cui devono trovare un equilibrio tra questa importante responsabilità e le altre, fra cui quella di aver cura dei bisogni spirituali, emotivi e materiali della propria famiglia. In certi casi una vittima di abusi sessuali su minori potrebbe richiedere da parte degli anziani più assistenza spirituale di quanta questi possano ragionevolmente dargliene. In questi casi alcuni anziani hanno trovato utile porre dei limiti al tempo da dedicare a questo tipo di assistenza. Possono volerci diverse visite per riuscire ad aiutare la vittima. Se a volte le circostanze limitano l’aiuto che possono dare, gli anziani dovrebbero comunque trasmettere alla persona qualche pensiero incoraggiante, rassicurandola dell’amore di Geova, leggendole un versetto appropriato e pronunciando una preghiera. Questo le confermerà l’interesse degli anziani e il loro desiderio di aiutarla nei limiti del possibile.
17. Oltre all’assistenza spirituale fornita dagli anziani, la vittima o la sua famiglia potrebbe desiderare ulteriore assistenza. Ad esempio, una sorella adulta che da piccola ha subito abusi potrebbe rivolgersi a una sorella comprensiva per ricevere sostegno emotivo e incoraggiamento (Prov. 17:17). Oppure la vittima o la sua famiglia potrebbe decidere di consultare un esperto di salute mentale. Che la vittima o i suoi familiari si rivolgano a psichiatri, psicologi o psicoterapeuti è una decisione personale (Gal. 6:5). Se gli vengono chiesti consigli a questo proposito, un anziano può indicare principi biblici pertinenti e il materiale pubblicato nelle nostre pubblicazioni sull’argomento (w15 15/9 pp. 9-11; w08 15/11 pp. 23-27).
ESAME DELLE ACCUSE
18. Gli anziani potrebbero essere informati di un’accusa di abusi sessuali su minori direttamente dalla vittima, tramite i genitori o una persona di fiducia con cui la vittima si confida. Dopo aver ricevuto assistenza dalla filiale, e se l’accusato è un componente della congregazione, il corpo degli anziani incaricherà due anziani di approfondire la situazione. Questi anziani dovranno attenersi scrupolosamente alle procedure scritturali e alle indicazioni basate sulla Bibbia esposte in questo capitolo e al capitolo 12. Durante la fase di esame delle accuse e durante il comitato giudiziario, la vittima di abusi sessuali su minori non è tenuta a esporre l’accusa in presenza del presunto colpevole (Prima gli anziani potevano costringere la vittima ad un confronto. Vi immaginate il possibile ulteriore trauma?!). Generalmente, gli anziani dovrebbero riuscire a ottenere le informazioni necessarie dai genitori. Inoltre, gli anziani potrebbero già disporre di prove sufficienti che confermano la trasgressione da parte del presunto colpevole. Se in via eccezionale ritengono che sia necessario avere un colloquio con un minore che è vittima di abusi sessuali, i due anziani dovranno prima contattare il Reparto Servizio.
COMITATO GIUDIZIARIO
19. Se il corpo degli anziani arriva alla conclusione che esistono sufficienti prove scritturali per la formazione di un comitato giudiziario per abusi sessuali su minori, il coordinatore del corpo degli anziani dovrà prima contattare il sorvegliante di circoscrizione. Il sorvegliante di circoscrizione sceglierà un anziano esperto che faccia da presidente del comitato giudiziario. Se occorre un comitato di appello, il sorvegliante di circoscrizione sceglierà degli anziani esperti che facciano parte del comitato, oltre a scegliere il presidente. Se la trasgressione viene confermata e il trasgressore non è pentito, questi dovrà essere disassociato. D’altra parte, se il trasgressore è pentito e viene ripreso, la riprensione dovrà essere annunciata alla congregazione alla successiva adunanza infrasettimanale. Tale annuncio servirà a proteggere la congregazione (Bastasse una riprensione!). Le vittime di abusi sessuali su minori non vengono sottoposte a una procedura giudiziaria. Tuttavia, se il corpo degli anziani ritiene che nel caso di un minore maturo che ha partecipato in modo consenziente alla trasgressione possa essere necessaria un’azione da parte della congregazione, due anziani dovranno chiamare il Reparto Servizio prima di procedere.
COMITATO DI RIASSOCIAZIONE
20. Se una persona che è stata disassociata per abusi sessuali su minori chiede di essere riassociata, il coordinatore del corpo degli anziani dovrà contattare il suo sorvegliante di circoscrizione e fornirgli i nomi di chi aveva fatto parte del comitato originale. Il sorvegliante di circoscrizione sceglierà un anziano esperto che faccia da presidente del comitato di riassociazione. Se si decide per la riassociazione, due anziani che fanno parte del comitato dovranno chiamare immediatamente il Reparto Servizio. Si dovrà effettuare questa chiamata prima che la riassociazione sia annunciata alla congregazione.
21. Se una persona che è stata disassociata per abusi sessuali su minori si è trasferita e chiede di essere riassociata in un’altra congregazione, il coordinatore del corpo degli anziani della nuova congregazione dovrà contattare il suo sorvegliante di circoscrizione. Il sorvegliante di circoscrizione della nuova congregazione sceglierà un anziano esperto che faccia da presidente del comitato di riassociazione nella nuova congregazione. Se raccomanda che la persona sia riassociata, questo comitato dovrà contattare il coordinatore del corpo degli anziani della congregazione originale. Quest’ultimo dovrà a sua volta contattare il suo sorvegliante di circoscrizione e fornirgli i nomi di chi aveva fatto parte del comitato giudiziario originale. Questo sorvegliante di circoscrizione sceglierà un anziano esperto che faccia da presidente del comitato di riassociazione nella congregazione originale. Se anche questo comitato concorda con la riassociazione, due anziani del comitato di ciascuna congregazione dovranno chiamare immediatamente il Reparto Servizio. Si dovranno effettuare queste chiamate prima che la riassociazione sia annunciata in entrambe le congregazioni.
RESTRIZIONI
22. Gli anziani dovranno attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni ricevute dal Reparto Servizio. Ad esempio, il Reparto Servizio fornirà indicazioni quando (1) si stabilisce che un proclamatore (battezzato o meno) colpevole di abusi sessuali su minori è pentito e continuerà a far parte della congregazione, (2) una persona disassociata per abusi sessuali su minori viene riassociata, (3) un proclamatore (battezzato o meno) che nega le accuse di abusi sessuali su minori viene ritenuto colpevole dalle autorità oppure (4) una persona considerata dalla comunità o dalla congregazione un molestatore di minori diventa un proclamatore o un componente battezzato della congregazione.
23. In questi casi, le indicazioni che il Reparto Servizio darà agli anziani includeranno le restrizioni da imporre alle attività della persona nell’ambito della congregazione, alla sua partecipazione al ministero di campo e alla sua interazione con i minori. Gli anziani riceveranno istruzione di avvertire la persona che non dovrà mai stare da sola con un minore, non dovrà stringere amicizie con minori, non dovrà manifestare affetto nei confronti di minori, ecc. Il Reparto Servizio darà agli anziani l’istruzione di informare i capifamiglia dei minori all’interno della congregazione dell’esigenza di tenere sotto controllo l’interazione dei propri figli con la persona. Gli anziani prenderanno questa misura solo dietro indicazione del Reparto Servizio. Il coordinatore del corpo degli anziani dovrà assicurarsi che gli anziani nominati di recente e quelli che si trasferiscono nella congregazione vengano messi a conoscenza delle indicazioni fornite dal Reparto Servizio su tali persone.
24. Una persona che ha commesso abusi sessuali su minori non è idonea per ricevere alcun privilegio nella congregazione per molti anni, se mai lo sarà; questo vale anche per piccoli privilegi. Il consiglio che Paolo diede a Timoteo si applica in modo particolare nel caso di adulti battezzati che hanno molestato dei bambini: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo, e non essere partecipe dei peccati altrui; mantieniti casto” (1 Tim. 5:22; w97 1/1 pp. 26-29). Se ritiene che una persona che ha commesso abusi sessuali su minori decenni fa ora potrebbe essere idonea per piccoli privilegi, come portare o regolare i microfoni, manovrare le attrezzature audio o video, fare l’usciere o dare una mano nei compiti che riguardano contabilità, pubblicazioni o territori, il corpo degli anziani dovrà incaricare due anziani di chiamare il Reparto Servizio. Gli anziani incaricati dovranno chiamare il Reparto Servizio prima di concedere qualunque privilegio di congregazione.
INFORMAZIONI DA ARCHIVIARE
25. Le informazioni riguardanti persone associate alla congregazione e accusate di abusi sessuali su minori (confermati o meno), incluse le lettere di presentazione, dovranno essere conservate in una busta contrassegnata con il nome della persona e la dicitura “Non distruggere”. La busta dovrà essere conservata nell’archivio confidenziale della congregazione. Saranno inclusi i moduli Notifica di disassociazione o dissociazione (S-77) relativi a persone che hanno commesso abusi sessuali su minori, anche se successivamente riassociate.
TRASFERIMENTO IN UN’ALTRA CONGREGAZIONE
26. Quando una persona accusata di abusi sessuali su minori (confermati o meno) si trasferisce in un’altra congregazione, due anziani della congregazione dalla quale la persona si trasferisce dovranno chiamare immediatamente il Reparto Legale. Gli anziani dovranno essere pronti a fornire, se noto, il nome della nuova congregazione. Lo si dovrà fare anche se la persona è disassociata o è in prigione e viene trasferita in un’altra struttura o rimessa in libertà. Il comitato di servizio della congregazione non dovrà inviare alcuna informazione alla nuova congregazione finché non avrà ricevuto indicazioni di natura legale dal Reparto Legale e istruzioni dal Reparto Servizio.
27. Quando gli anziani vengono informati che una persona accusata di abusi sessuali su minori (confermati o meno) si ` e trasferita nella congregazione, due anziani dovranno chiamare immediatamente il Reparto Legale. Lo si dovrà fare anche se la persona è disassociata o è in prigione e viene trasferita da un’altra struttura o rimessa in libertà. Se la persona è disassociata e vive all’interno del territorio della congregazione, gli anziani dovranno inserire l’indirizzo nella relativa cartolina del territorio di congregazione con la dicitura “Non visitare”.
COMUNICAZIONI DA PARTE DELLE AUTORITA’
28. Di tanto in tanto le autorità potrebbero informare gli anziani che nella zona vive una persona che ha commesso reati sessuali. La comunicazione potrebbe indicare l’indirizzo della persona e la natura dei reati. In casi del genere gli anziani dovranno inserire l’indirizzo nella relativa cartolina del territorio di congregazione con la dicitura “Non visitare”.
CONDOTTA SESSUALE ERRATA TRA SOLI MINORI
29. (omissis)
30. (omissis)
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Confrontando le due edizioni, la prima cosa che salta all’occhio sono gli unici 3 paragrafi (totale 2 pagine) dedicati al problema dal ks 2010 contro i ben 25 del ks 2019.
Questo dopo che tra un’edizione e l’altra c’era stata l’indagine della commissione reale australiana sugli abusi sessuali sui minori nelle istituzioni (2017), che aveva evidenziato 77 capi di accusa contro i tdg in Australia (www.Theguardian.Com/australia-news/2015/dec/01/jehovahs-witnesses-fostered-distrust-of-secular-authority-royal-commission-counsel).
Il problema stava per emergere e di lì a poco la notizia si sarebbe propagata (www.Rnz.Co.Nz/news/national/401230/royal-commission-jehovah-s-witness-elders-told-to-destroy-documents).
(continua)