A Silverstone, nel GP di Gran Bretagna di Formula 1 è successo di tutto. La gara, quella vera, è iniziata con un'ora di ritardo per una bandiera rossa a seguito di un pauroso incidente a seguito del quale l'Alfa Romeo di Zhou Guanyu, dopo essersi capovolta, ha percorso alcune decine di metri strisciando per terra, per poi fermarsi sotto le reti di protezione di una tribuna, dopo aver incredibilmente scavalcato la protezione a bordo pista. Fortunatamente illeso il pilota. Nell'incidente è rimasta coinvolta la Mercedes di Russell che si è dovuto ritirare. In un altro incidente, avvenuto contemporaneamente, il pilota della Williams Alex Albon è finito contro il muretto dei box ed è stato trasportato  al Coventry Hospital per controlli precauzionali. La gara, probabilmente, sarebbe stata fermata comunque, perché degli  attivisti ambientalisti erano riusciti ad entrare in pista, anche se poco dopo sono stati fatti sgombrare dai commissari e dalla polizia.

La nuova partenza vede Sainz (Ferrari) tener dietro Verstappen che con la sua Red Bull inizia ad avvicinarsi e a mettere pressione sul ferrarista che al decimo giro, alla Becketts, va lungo  e si fa sorpassare. Dopo un paio di giri, però, Verstappen si ferma ai box pensando di aver forato. Non è così. In realtà ha un danno, non precisato, al telaio e deve accontentarsi di fare una gara nelle retrovie per prendere più punti possibile. Alla fine arriverà settimo.

A questo punto le due Ferrari sono in testa, seguite a breve distanza da un Hamilton in ottima forma. Leclerc (Ferrari) che crede di poter girare più veloce del compagno di squadra, nonostante a causa di un contatto con Perez (Red Bull) a inizio gara abbia l'ala anteriore danneggiata, e fa pressione al box perché venga fatto passare. Il muretto Ferrari decide di richiamare Sainz per il cambio gomme, con Leclerc che è così libero di andare, anche se ad un paio di secondi Hamilton si fa sempre più minaccioso.

Quando Leclerc rientra ai box per il suo cambio gomme, Hamilton rimane fuori per altri dieci giri, cercando di accumulare vantaggio per ritornare in pista davanti a tutti. Il pilota inglese è veloce, ma non così tanto da poter superare le due rosse e quando al 33° giro rientra in pista dopo aver montato anche lui le hard si ritrova in terza posizione.

Anche Leclerc era rientrato in pista  alle spalle di Sainz e ancora una volta aveva ripreso a lamentarsi con il box perché Sainz gli desse strada. Stavolta la Ferrari cede e a Sainz viene detto lasciar passare il compagno di squadra. Leclerc, effettivamente, riesce ad andare più veloce di Sainz e la gara sembra orientata verso un finale scontato, finché quando mancano circa quindici giri alla fine  l'Alpine di Esteban Ocon ha un problema e si ferma proprio sul rettilineo dei box, costringendo la direzione gara a far uscire la safety car.

A quel punto la Ferrari lascia fuori Leclerc con le sue gomme hard usate, e fa rientrare Sainz a cui monta un set di gomme soft, così come fanno tutti gli altri piloti di testa, tra cui Hamilton e Perez, che per il contatto con Leclerc a inizio gara si era dovuto fermare ai box per cambiare il musetto e ripartire dall'ultima posizione per poi scalare progressivamente il gruppo fino a portarsi alle spalle dei primi, anche se con diversi secondi di distacco. Ma con la safety car la corsa ricomincia da zero.

Prima della ripartenza a Sainz viene chiesto di far da tappo al resto del gruppo per far prendere il largo a Leclerc che con le hard e la macchina danneggiata è come se fosse un pugile che combatte con una mano legata dietro alla schiena.

Il pilota spagnolo risponde picche e alla prima occasione supera il compagno di squadra che per alcuni giri, che si possono definire epici e che passeranno alla storia della Formula 1, si mette a duellare con Hamilton e Perez per mantenere la seconda piazza, ma inutilmente.

Alla fine, Sainz taglia il traguardo davanti a tutti aggiudicandosi il suo primo gran premio di Formula 1 dopo 150 gare. Secondo è Perez, terzo Hamilton e quarto Leclerc, incalzato da Alonso che, con la sua Alpine, finisce quinto davanti alla McLaren di Norris. Spettacolo anche per la settima e ottava posizione con Verstappen che riesce di mezza vettura, proprio sul traguardo, a tener dietro la Haas di Schumacher, per la prima volta a punti in un gran premio. Vettel (Aston Martin) e Magnussen con l'altra Haas, gli altri piloti a punti.

Dopo quello che dai tifosi è già stato commentato come l'ennesimo disastro del muretto Ferrari, Max Verstappen guida il mondiale con 181 punti, davanti a Perez con 147, Leclerc 138 e Sainz quarto a 127.

Tra una settimana si corre in Austria, in casa Red Bull.

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