Vatti a fidare di Salvini e la Lega, eppure, Di Maio e company lo hanno fatto e ora sono rimasti con il cerino in mano a scaldarsi dal gelo di un Governo che gli sta sfuggendo di mano.

Tre mesi di "inerzia", tre mesi di trattative con Salvini sono serviti a far lievitare i consensi nei confronti di un Centrodestra che non si è mai scisso.

La strategia adottata da Salvini - Berlusconi è di quelle da Oscar, porre un veto su un Ministro della lista nera del Quirinale e, al diniego annunciato del Capo dello Stato, scatenare l' inferno populista nelle piazze, screditando le Istituzioni.

In tutto questo giuoco satanico, la vittima sacrificata, ossia i 5S si sono ritrovati con un pugno di mosche e con la consapevolezza di essere caduti nel tranello del secolo.

Dal canto suo, Mattarella ha fatto il suo dovere di Garante di una Costituzione sempre più minata nel suo essere, ha evitato, per ora, una catastrofe annunciata, cucita su misura da un giullare chiamato Salvini insieme al suo "Padrino" Berlusconi.

L' obiettivo dei due, raggiunto, sono le elezioni anticipate, che consentiranno al Centrodestra, con un Berlusconi riabilitato dalla magistratura, di navigare senza veti nel magico mondo del potere, violando come sempre qualunque schema normativo pur di raggiungere la vetta di un dominio, aimè, acclamato dal popolo.