È quasi raddoppiato il numero delle vittime del tifone Hagibis, che ha interessato il Giappone sabato scorso. Adesso è arrivato a 49 il numero dei morti, dopo che i soccorsi hanno allargato il proprio raggio d'intervento nelle aree colpite. Inoltre, ancora 14 persone mancano all'appello, mentre supera i 200 il numero di quelle rimaste ferite.

Vento e pioggia all'origine dei danni. Secondo i meteorologi giapponesi, in gran parte delle zone dove Hagibis ha colpito maggiormente, in un solo giorno si sono avute precipitazioni pari al 40% di quelle normalmente registrate nelle stesse aree nell'arco di un anno.

Il record spetta alla città di Hakone, dove è caduto più di 1 metro di pioggia, la quantità più alta mai registrata in Giappone in 48 ore.

Almeno un centinaio di fiumi sono esondati, mentre 21 sono gli argini che non hanno retto, provocando numerosi allagamenti con il livello dell'acqua, mista a fango, che ha raggiunto persino i tre metri di altezza.

In uno studio pubblicato nel 2015, dalla fine degli anni '70 i tifoni che colpiscono le coste dell'Asia orientale sono diventati più violenti di circa il 15% rispetto al passato, mentre il numero di "super tifoni" è addirittura raddoppiato.