Nel Gran Premio di Miami che si è disputato ieri non è accaduto nulla di quello che si potesse sperare: non è piovuto, non ci sono stati incidenti (per fortuna), non ci sono stati fuori pista, non c'è stata una virtual safety car, non c'è stata una safety car... 

In pratica, non c'è stato nulla che potesse rendere interessante la gara, escludendo il fatto di conoscere se Verstappen sarebbe o meno riuscito ad aggiudicarsela. L'incertezza si è risolta quando mancavano una decina di giri alla conclusione.

Così, ancora una volta le due Red Bull, come a Baku, hanno tagliato il traguardo per prime con l'unica differenza che il pilota olandese, partito nono, è arrivato davanti a Perez, partito dalla prima casella della griglia.

Finita la corsa, Verstappen ha dichiarato: "È stata una bella gara. Sono rimasto fuori dai guai all'inizio e poi ho fatto una gara pulita, superando le vetture che mi precedevano una per ad una. Ho potuto girare  a lungo con le gomme dure ed è qui che penso di aver fatto la differenza".

Verstappen così adesso guida il mondiale piloti con un vantaggio di 14 punti su Perez, mentre in quello costruttori la Red Bull ha 122 punti di vantaggio sulla Aston Martin, la scuderia seconda in classifica.

E a proposito di Aston Martin, ieri Fernando Alonso si è classificato terzo (ed è terzo anche nel mondiale), ottenendo il suo quarto podio stagionale dopo cinque gare, con 7 secondi di vantaggio davanti al quarto classificato, George Russell (Mercedes).

"Penso che all'inizio della stagione - ha detto Alonso - ottenere un podio sia stato fantastico. Adesso, però, dopo quattro podi ovviamente ne vogliamo di più, almeno un secondo posto. Ma le due Red Bull sono sempre indistruttibili e sempre velocissime, ma come ho detto, forse a Monaco o forse Barcellona potremmo avere una possibilità".

E le Ferrari? Il passo di Sainz all'inizio faceva sperare, ma con il passare dei giri il pilota spagnolo, dopo aver montato le gomme dure non è più riuscito a tenere il passo di Alonso ed è finito quinto, tra le due Mercedes, con Hamilton che si classificato sesto (partito in griglia dalla 13.a posizione) davanti ad un deludente Leclerc, che durante la gara non ha mai riuscito a girare neppure sui tempi del compagno di squadra.

Questi i commenti dalla scuderia di Maranello.

Carlos Sainz: "È stata una gara davvero dura. Il mio stint iniziale con gomme Medium è stato buono, poi però abbiamo provato l'undercut su Fernando e ho dovuto mettere alla frusta troppo presto le mie Hard per liberarmi del traffico. Credo che di questa scelta abbiamo poi pagato il prezzo nel resto della gara, ma in generale abbiamo faticato con il ritmo per tutto il Gran Premio. Ovviamente è una situazione frustrante ma continueremo a lavorare per trovare una soluzione, convinto che faremo progressi come squadra già nelle prossime gare".

Charles Leclerc: "Ho fatto fatica a inizio gara perché avevo saltellamento nelle curve ad alta velocità, e questo è un problema che nel weekend non si era mai presentato. L'obiettivo della mia gara è stato dunque portare al traguardo la macchina, e facendo un bilancio non posso certo parlare di una corsa esaltante. Dobbiamo lavorare per comprendere come sia possibile che siamo tanto competitivi in qualifica e così lontani da un passo accettabile in gara. Tuttavia non abbiamo alcuna intenzione di mollare e contiamo di fare dei passi avanti nei prossimi Gran Premi anche grazie agli aggiornamenti che sappiamo essere in arrivo".

Frédéric Vasseur, Team Principal: "Il Gran Premio di oggi ha riproposto una differenza significativa fra la prestazione della SF-23 in qualifica e in gara. La vettura è risultata difficile da guidare per entrambi i piloti e questo emerge esaminando le prestazioni di Carlos e Charles. Sainz è stato competitivo nella prima parte, poi ha faticato parecchio ad avere un passo costante dopo essere passato alle Hard, mentre Leclerc era in difficoltà con le Medium nei primi giri ed è riuscito a trovare un buon ritmo solo nell'ultima parte. Il primo problema da risolvere è dunque la mancanza di costanza di prestazione della SF-23, soprattutto riconducibile alla gestione delle gomme, che impedisce ai piloti di trovare quella fiducia che invece hanno in qualifica. Per quanto ci riguarda continueremo a lottare lavorando sodo in fabbrica a Maranello sia nello sviluppo degli aggiornamenti che sull'ottimizzazione del pacchetto vettura, mettendocela tutta per offrire una prestazione migliore fin dalla prossima gara a Imola, quando scenderemo in pista davanti ai nostri tifosi".

Tra due settimane ritroveremo le Formula 1 sul circuito di Imola, dove la Ferrari dovrebbe portare nuove ulteriori migliorie alla vettura. Quelle di Miami non hanno cambiato di una virgola le prestazioni delle rosse di inizio stagione che, finora, sono risultate solo macchine da qualifica, addirittura a livello delle Red Bull, mentre in gara sono macchine che possono aspirare ad arrivare, quando va molto bene, al massimo in quarta posizione.