"Riforma del catasto, aumenti di Imu e tasse sulla casa? Oggi e domani, dalla Lega un secco NO. La casa degli italiani non si tocca e non si tassa. Non firmo un assegno in bianco e non mi basta che il ministro dell'Economia mi dica che gli aumenti saranno dal 2026".

Così Matteo Salvini, parlando della delega fiscale e l'ipotesi di un rialzo delle tasse sulla casa, ai cronisti fuori dal Senato.

"Questa - aggiunge Salvini - è una patrimoniale su un bene già tassato. Contiamo che il Parlamento, che può intervenire, modifichi questi passaggi e tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa dalla delega fiscale.La Lega non ha votato la delega fiscale perché al comma 32 dell'articolo 7 c'è scritto, alla lettera A, che è previsto un aumento possibile delle tasse sulla casa con queste parole: Il governo è delegato alla riforma del catasto per attribuire a ciascuna unità immobiliare, e al relativo valore patrimoniale, una rendita attualizzata'. E alla lettera B prevede meccanismi di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e della rendita delle unità immobiliare urbane'. Io sono in questo Governo per ridurle le tasse non per aumentarle.Il passaggio che porta all'emersione del nero e dell'abusivo va benissimo, ma ogni possibilità attuale o futura di un aumento della tassa sulla casa non potrà mai avere il sostegno della Lega. Il sostegno della Lega al Governo non è in discussione quando si tratta di tagliare le tasse.Basta togliere questi 2 commi dalla delega fiscale e facciamo un buon servizio non alla Lega ma al Paese. Sono ottimista e conto che il Parlamento rispetti il mandato che ha avuto: noi abbiamo dato la fiducia al governo Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle".

E a questo punto, la Lega è fuori dal governo?

"No, no la Lega è dentro la maggioranza. Se vogliono, escano Letta e Conte perché il Parlamento ha dato la fiducia a Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle" insiste Salvini rispondendo a chi gli chiede se la Lega uscirà dalla maggioranza di governo dopo il mancato voto sulla delega fiscale.Il Parlamento tolga questo passaggio e poi tiriamo dritti sul taglio dell'Irap, sull'abbassamento dell'Iva, sulla revisione degli scaglioni Irpef e un impegno che chiedo personalmente al presidente Draghi, glielo chiesi a marzo scorso e siamo arrivati a ottobre, è di un intervento risolutivo sulle cartelle esattoriali. Ci sono 120 milioni di cartelle di Equitalia che rischiano di essere un'ammazzata definitiva nella ripresa delle famiglie post covid".

Già con le precedenti dichiarazioni aveva fatto infuriare Letta. Figuriamoci adesso!

E poi a Salvini è arrivata anche la risposta di Draghi, durante la conferenza stampa al termine dei lavori  al vertice UE-Balcani occidentali che si è tenuto a Brdo, in Slovenia:

"Il governo va avanti. La sua azione non può seguire il calendario elettorale, perché deve seguire quello delle riforme del Pnrr. Non c'è nessuna patrimoniale sulla casa".

Draghi ha poi aggiunto che con la revisione della rendita catastale è stata fatta "un'operazione di trasparenza per riequilibrare il carico fiscale. Ci sono tante persone che pagano troppo e tante che pagano meno di quello dovuto".

E su una possibile crisi di governo: "Ieri o l'altro ieri ho detto chiedete a Salvini. Oggi lui ha parlato e ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione: ci vedremo nei prossimi giorni".