Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, giovedì, ha incontrato a Bruxelles la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Al termine ha tenuto un punto stampa in cui ha riassunto i contenuti del suo primo viaggio all'estero. Questo il video:

La sovranista Giorgia Meloni, per cercare di sbiadire l'etichetta di post-fascismo che grava sul suo esecutivo, invece che andare in pellegrinaggio nella Polonia di Duda o nell'Ungheria di Orban (Paesi a cui l'Italia a suo dire deve ispirarsi), ha preferito effettuare il suo primo viaggio all'estero nel cuore dell'Europa, per cercare di far superare  lo scetticismo nei suoi confronti da parte delle istituzioni di Bruxelles. 

"Sono contenta del clima che ho trovato qui a Bruxelles - ha detto Giorgia Meloni -. Probabilmente anche vedere e parlare direttamente con le persone può aiutare a smontare una narrativa che è stata fatta sulla sottoscritta e sul governo italiano: non siamo dei marziani, siamo delle persone in carne e ossa che spiegano le loro posizioni e mi pare che dall'altra parte ci fossero persone che avevano voglia di ascoltare". 

Crisi energetica, guerra in Ucraina, richieste di modifiche del Pnrr e migranti gli argomenti trattati nei vari colloqui, dove il presidente  Meloni era accompagnata dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, dal consigliere diplomatico Francesco Maria Talò e dal rappresentante permanente dell'Italia presso l'Ue, Piero Benassi. 

"Ho voluto dare – ha detto Meloni – il segnale di un'Italia che vuole partecipare, collaborare, difendere il proprio interesse nazionale, farlo all'interno della dimensione europea, cercando le soluzioni migliori insieme agli altri Paesi sulle grandi sfide che stiamo affrontando". Sul tema migranti, il premier ha detto che "la richiesta italiana è di un cambio del punto di vista. Per noi la priorità è una cosa che è già prevista dalle normative europee che è la difesa dei confini esterni. Una posizione su una materia ovviamente molto delicata su cui, ho trovato orecchie disponibili all'ascolto". 

In concreto, Giorgia Meloni da questo viaggio in Europa non ha ottenuto nulla. Il solo aspetto positivo è che gli incontri da lei avuti si sono tenuti nel pieno rispetto delle regole diplomatiche. È già qualcosa, considerando le performance di cui la neo-premier ha dato prova in precedenti viaggi all'estero, con la partecipazione ai raduni franchisti in Spagna.