I voti incerti per i senatori repubblicani erano quelli di Jeff Flake, Susan Collins e Lisa Murkowski. Sul versante opposto, quello dei democratici, ad essere incerti se votare a favore di Brett Kavanaugh erano i senatori Joe Manchin e Heidi Heitkamp.

Dopo la chiamata nominale, che è iniziata alle 16:30 ora italiana, il Senato americano si è espresso in base a quella che è la sua attuale composizione, con 51 voti repubblicani a favore della nomina a giudice della Corte Suprema di Brett Kavanaugh, contro i 49 contrari dei democratici.

Il voto è stato ritardato di una settimana a seguito dell'inchiesta condotta dall'FBI su almeno due casi di presunti abusi sessuali commessi da Kavanaugh. Un'inchiesta frettolosa, conclusa in anticipo e senza ascoltare tutti i testimoni che potevano essere coinvolti nei due casi di abuso.

Il voto odierno dovrà comunque essere confermato con una ulteriore votazione nella prossima seduta, che potrebbe tenersi già nella giornata di sabato. Teoricamente, i senatori, nel frattempo, potrebbero anche rivedere la scelta fatta in precedenza e votare diversamente, rimettendo tutto in discussione... anche se è difficile crederlo.

In ogni caso, in tal senso, non bisogna dimenticare le forti pressioni ricevute dal senatore repubblicano, moderato, Jeff Flake, fatto oggetto in questi giorni di alcune dimostrazioni da parte di manifestanti che lo hanno accusato di non avere a cuore gli interessi delle donne vittime di violenza.

Il grande interesse suscitato nell'opinione pubblica americana dal caso Kavanaugh è propabilmente legato anche alle elezioni del 6 novembre, con cui i democratici sperano di ottenere la maggioranza dei seggi al Congresso, che attualmente pende dalla parte dei repubblicani.

Se la candidatura di Kavanaugh non dovesse essere approvata, per Trump diverrebbe difficile, se non impossibile, spostare verso destra gli equilibri all'interno della Corte Suprema nel caso in cui i democratici dovessero risultare vincitori nelle elezioni di metà mandato.

Certo è che con Kavanaugh ad occupare il seggio tuttora mancante, le attuali norme relative a temi come aborto, unioni omosessuali, transgender nell'esercito... solo per fare alcuni esempi, potrebbero essere riviste in senso restrittivo. 

Scontato il commento di Donald Trump...