Nella seduta di lunedì 2 agosto, a partire dalle 20.45, alla Camera ci saranno le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta domenica dal Governo sull'approvazione della riforma della Giustizia presentata dalla ministra Cartabia.
A partire dalle 22.30, invece, inizierà la votazione per l'approvazione, "senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo 1 e dell'articolo 2 del disegno di legge n. 2435-A, nel testo della Commissione riguardante la delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari".
Un'operazione quasi carbonara, per una riforma di cui non si capisce il senso, visto che era già stata fatta alcuni mesi fa e che, in base alle dichiarazioni di Draghi, non era certo prioritaria, visto che il neo-premier indicava come urgente la riforma del processo civile e non di quello penale!
Inoltre, nel nuovo testo alcuni reati saranno pure derubricati come bazzecole, e tra questi l'inquinamento ambientale e il traffico illecito di rifiuti. Ma tant'è...
Su cosa interviene la riforma? La relatrice per la maggioranza, Giulia Sarti, lo ha spiegato così.
L'articolo 1 del provvedimento contiene un'ampia serie di deleghe al Governo per intervenire sul codice di procedura penale, sulle relative norme di attuazione, sul codice penale e sulla collegata legislazione speciale, sulle disposizioni dell'ordinamento giudiziario in materia di progetti organizzativi delle procure della Repubblica, per la revisione del regime sanzionatorio dei reati, nonché per l'introduzione di una disciplina organica della giustizia riparativa e dell'ufficio per il processo penale, con finalità di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo penale. I decreti legislativi attuativi delle deleghe dovranno essere emanati entro un anno dall'entrata in vigore della legge.
L'articolo 2 contiene disposizioni immediatamente prescrittive e modificative del codice penale, del codice di procedura penale e delle norme di attuazione del codice le quali intervengono in materia di prescrizione del reato, improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione, identificazione delle persone sottoposte ad indagini e a tutela della vittima del reato, nonché disposizioni di accompagnamento della riforma relative alla creazione di strutture di supporto per l'attuazione della riforma.
Nell'assemblea congiunta di deputati e senatori 5 Stelle che si è tenuta domenica con il leader in pectore, Giuseppe Conte, per discutere della riforma della Giustizia e su come il Movimento dovrà esprimersi in merito, sarebbe arrivato il sì alla fiducia anche da parte dell'ex Guardasigilli, Alfonso Bonafede, che avrebbe anche dichiarato di essere "oroglioso di far parte di un gruppo che ha deciso di contare su un tema così importante come la giustizia".
Se è contento lui...