Dopo che Biden ha annunciato il nuovo "vecchio" piano per il cessate il fuoco a Gaza indicandone Israele come autore, Smotrich e Ben Gvir hanno minacciato l'uscita dal governo nel caso dovesse essere realmente messo in atto, mentre il ministro della Difesa Gallant ha ribadito che la guerra non finirà se non con la "distruzione" di Hamas, concetto peraltro già espresso - e neppure tanto a mezza voce - dallo stesso Netanyahu nelle ore precedenti.
Dove sia la svolta in quanto annunciato venerdì scorso da Biden è oggettivamente difficile comprenderlo, anche perché il piano strombazzato come novità non era altro che la fotocopia di quanto gli egiziani avevano messo sul tavolo già ha inizio maggio.
Ma ad alimentare ulteriormente questo teatro dell'assurdo e dell'orrido, visto che a farne le spese sono i civili palestinesi, le ulteriori dichiarazioni provenienti da Washington rilasciate dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, che in una intervista alle rete ABC News ha affermato che gli Stati Uniti si aspettano che Israele mantenga la proposta di accordo sugli ostaggi avanzata la settimana scorsa (da Israele stessa!!!) e accetti l'offerta (che la stessa Israele avrebbe fatto!!!), auspicandosi che Hamas possa accettarla. E come se questo non fosse sufficiente, in queste ore si riunirà il gabinetto di guerra israeliano per decidere il da farsi sul piano di pace... di cui Israele sarebbe artefice!!!
Il portavoce di Hamas, in attesa che al movimento venissero forniti i dettagli del piano, sabato si era ovviamente espresso positivamente al riguardo. Ovviamente... perché, come già detto, in linea di principio quello sbandierato da Biden è lo stesso piano presentato circa un mese fa dell'Egitto e sul quale Hamas aveva dato il proprio placet.
Quindi, l'unico ostacolo al cessate il fuoco è rappresentato dal governo Netanyahu che, a dire di Biden, sarebbe l'autore della proposta!!!
Un teatrino fatto sulla pelle dei palestinesi di Gaza che da otto mesi vengono massacrati e affamati... mentre le cosiddette democrazie occidentali non fanno nulla per fermare il genocidio in atto, nonostante le denunce di due tribunali indipendenti deputati al rispetto dei diritti umani che agiscono su regole che quegli stessi Stati stessi hanno concordato, redatto e accettato.
Di quanti morti c'è ancora bisogno per imporre sanzioni a uno Stato criminale, a uno Stato canaglia, come lo Stato di Israele?
Ben vengano le iniziative come quella di un Paese piccolissimo, anzi microscopico, come le Maldive, il cui presidente ha dichiarato che il governo modificherà la legislazione in vigore per impedire ai titolari di passaporto israeliano di entrare nel Paese.