Melenchon, in passato, aveva già "adottato" le iniziative politiche di Luigi De Magistris. Quindi, nessuna meraviglia se da mercoledì è di nuovo in Italia per promuovere l'Unione Popolare dell'ex sindaco di Napoli alle politiche del 25 settembre.
"Dovevo restare a casa mentre voi affrontate i fascisti?"
Così Melenchon ha detto ieri in un comizio a Roma, durante il quale ha anche ricordato:
"L'Italia ha una fortuna ad avere Unione Popolare: se voi non ci foste non ci sarebbe nessuno per resistere. Voi state costruendo il vero futuro per l'Italia".
A fianco di @JLMelenchon durante il suo intervento a sostegno di @unione_popolare.
— Marco Gaucho Filippi (@MarGauFil) September 7, 2022
Un discorso appassionato fatto di speranza e resistenza. ✊🏽#unionepopolare #melenchon #elezioni @demagistris @direzioneprc @maurizioacerbo @potere_alpopolo @CollotMarta @Giul_Granato pic.twitter.com/oZZMiDKXRO
Un futuro che i media si guardano bene dal reclamizzare, ma in fondo molto semplice, riassunto nelle 7 priorità di questo programma elettorale:
L'Italia ha bisogno di pace e giustizia sociale ambientale. Per questo a partire dalle 120 proposte del nostro programma durante le ultime settimane di campagna elettorale ci concentreremo su queste priorità.
- Salario minimo legale a almeno 10 euro l'ora (almeno 1600 al mese) adeguati ogni anno all'inflazione, per contrastare il lavoro povero e spingere al rialzo tutti i salari.
- Tetto al prezzo del gas e della luce per far fronte a ulteriori aumenti delle bollette eassazione al 90% degli extra profitti delle aziende energetiche per aiutare famiglie e imprese.
- Stop all'invio di armi a paesi in guerra, soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina e alle tensioni USA-Cina e no all'aumento della spesa militare.
- Un milione di assunzioni nel settore pubblico, a partire dalla sanità e dalla scuola per ridurre le code in ospedale ed eliminare le classi pollaio.
- Dure sanzioni per imprenditori e politici mafiosi e rafforzamento degli ispettorati del lavoro, per mettere fine agli abusi contro i lavoratori e alla violazione delle norme di sicurezza.
- Un piano nazionale di investimenti pubblici per rendere l'Italia leader nel settore delle rinnovabili e dei trasporti sostenibili. Nazionalizzazione del settore energetico a partire da Enel Green Power. Stop alle delocalizzazioni e sblocco immediato dei progetti per la produzione di energia pulita.
- Abolizione della legge Fornero, possibilità di andare in pensione a 60 anni e 35 di contributi. Aumento delle pensioni minime a 1000 euro.
E cosa sta alla base di questo semplice programma che Melenchon sostiene? Il fatto che lo sviluppo di un Paese debba partire dal basso.
I cosiddetti riformisti, i fighetti saccenti alla Calenda o alla Renzi, oppure i rappresentanti per caso di una sinistra immaginaria o allucinata alla Letta, in fin dei conti, che cosa propagandano, quale sarebbe il loro tanto decantato "riformismo"? Dare i soldi alle imprese nella speranza che queste, poi, assumano, creando reddito e ricchezza.
Finora lo hanno fatto, ma invece di assumere in Italia lo hanno fatto in altri Paesi dove il lavoro costa meno, in Europa o persino in Paesi extra Ue. E nonostante ciò, i fighetti della pseudo sinistra o i finti popolani dell'estremismo di destra ci vengono a dire che bisogna prima di tutto finanziare le imprese.
Ma lo facciamo da anni... basti vedere i soldi che nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, venivano destinati alle imprese: 80 miliardi, una parte dei quali elargiti tramite credito d'imposta, ma una parte elargiti anche a fondo perduto. Però l'Italia continua ad essere il Paese dove il lavoro è sempre più precario e, soprattutto, è pagato meno rispetto a quasi tutti gli altri Paesi dell'Ue.
Con quale risultato? Che la distribuzione della ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochi, mentre famiglie e piccole imprese arrancano per sopravvivere... quando va bene!
E tutto questo grazie al riformismo. E nonostante ciò, la maggior parte dei politici continua a promuovere il riformismo per continuare a garantire lo status quo che ha prodotto lo sfacelo che è sotto gli occhi di tutti.
Finora gli italiani, inconsapevolmente hanno fatto gli interessi di Confindustria. È da matti, adesso, sperare che finalmente capiscano che sia più conveniente iniziare a fare i propri interessi?
Una domanda a cui, per primi, dovrebbero rispondere Sinistra Italiana, Verdi e Articolo 1 che si sono venduti al Pd per garantire un seggio ai loro leader. E i vantaggi per il popolo che dicono di rappresentare dove stanno?