Le aziende multiservizi che nel corso del tempo hanno sostituito le municipalizzate, basano una parte del loro business, se non addirittura quella più consistente, sulla gestione della rete idrica, fornendo l'acqua ai cittadini.

Il loro business finora era stata solo marginalmente scalfito dall'esito del referendum del 2011, che aveva come argomento la necessità che l'acqua fosse da considerarsi un bene primario, irrinunciabile e pubblico.

Un cavallo di battaglia, quello dell'acqua pubblica, che i 5 Stelle hanno portato avanti da sempre.

Il 1 settembre, ricorreva la Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato, che nel 2018 aveva l'acqua come tema principale, e nell'occasione Papa Francesco ne ha ricordato l'importanza ed i problemi ad essa collegati, dichiarando che "ogni privatizzazione del bene naturale dell’acqua che vada a scapito del diritto umano di potervi accedere è inaccettabile".

Il Papa ha parlato dell'acqua anche dal punto di vista simbolico e religioso - come "elemento essenziale di purificazione e di vita", indicando il Battesimo come il sacramento della rinascita, "la fonte benedetta di una vita che più non muore" - ma senza dimenticarne il suo utilizzo pratico:

"Il Signore chiede ancora di essere dissetato. Dare da bere, nel villaggio globale, non comporta solo gesti personali di carità, ma scelte concrete e impegno costante per garantire a tutti il bene primario dell’acqua".

Francesco ha poi auspicato che le giovani generazioni "crescano nella conoscenza e nel rispetto della casa comune e col desiderio di prendersi cura del bene essenziale dell’acqua a vantaggio di tutti."


L'appello del Papa è stato "preso al volo" dai 5 Stelle che nei prossimi giorni alla Camera proporranno un loro disegno di legge per l'Acqua Pubblica

"per dare il via ad un grande intervento di ristrutturazione, bonifica e rinnovamento della rete idrica che sarà accompagnato anche dalla costituzione di società di servizi a livello locale per la gestione pubblica dell’acqua. È una battaglia di civiltà - dicono i 5 Stelle - che portiamo avanti sin dalla nostra nascita. Ma è soprattutto un atto di giustizia nei confronti delle persone e del mondo che ci circonda."

Quale sarà la finalità della prossima legge sull'Acqua Pubblica promossa dai magistrati?

"L’acqua è un bene primario che deve tornare pubblico, senza finalità di lucro e la sua gestione dev'essere partecipata dai cittadini. Ci impegneremo dunque affinché sia possibile bere l’acqua del rubinetto come se fosse di fonte e si possa tornare ad avere mare, fiumi e laghi puliti, così come la natura ci ha donato. Perché l’acqua, secondo la definizione data dall’Onu, è un diritto umano universale e fondamentale e non un privilegio di pochi. E tale deve tornare ad essere anche nel nostro Paese."

A questo punto non resta che vedere come i 5 Stelle riusciranno a conciliare l'interesse pubblico con il sostentamento per la sua gestione.