La vignetta (quella in alto) pubblicata da il Fatto, disegnata da Natangelo, è stata ripresa dalla premier Meloni a supporto della seguente dichiarazione:

Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico.E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati.Ma se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi "buoni".

In realtà quella ritratta nella vignetta è la moglie di un ministro che ha parlato di sostituzione etnica in relazione al problema migranti... senza portare prova alcuna di ciò che stesse affermando. Una dichiarazione propagandistica, priva di senso e, ovviamente, razzista. 

Lo stesso ministro, successivamente, è stato costretto a rilasciare una ulteriore dichiarazione in cui, come al solito, ha detto che quel che ha detto non lo voleva dire, che è stato frainteso e pure mal interpretato ad arte dalla sinistra cattivona... un classico del post-fascismo.


Se quel ministro è tuo cognato e pertanto la signora di casa Lollobrigida è tua sorella, cara Meloni, la colpa non è di Natangelo e neppure del Fatto. La colpa è di avere un cognato inadatto a fare il ministro e la colpa è tua che lo hai fatto ministro.

Cara Meloni, quello che ti ha mandato fuori dai gangheri non è niente di quel che dici ed è solo definibile con un termine molto semplice: satira.

Non è una cosa nuova. L'ha inventata un lucano trapiantato a Roma, nella tua Roma, duemila anni fa e veniva pure finanziato per osservare la realtà, coglierne i difetti e le contraddizioni, utilizzando l'ironia per descriverla... perché così è più facile acquisirla, comprenderla... e mandarla giù

E tanto più la satira fa incazzare il potente di turno, tanto più significa che ha colto nel segno.

E se il potente di turno rende nota la propria incazzatura si fa del male due volte, perché così fa conoscere l'efficacia di una satira ben riuscita anche a chi non ne era a conoscenza.

Pertanto... bravo Natangelo, anche per la vignetta pubblicata ieri...