I valori di THC particolarmente bassi, al di sotto di quanto indicato dalla legge per ritenere illegale l'uso della cannabis, ha fatto sì che in Italia prendesse piede la vendita della cosiddetta marijuana legale.
Il tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis, quando in una pianta è presente in misura inferiore all'1%, il prodotto che ne deriva non può essere considerato illegale. Da qui il fiorire, di recente, di un mercato in piena espansione della vendita di marijuana legale.
Durante la scorsa legislatura, il ministero della Salute aveva chiesto al Consiglio Superiore di Sanità (Css) un parere sull'uso della cannabis legale. Oggi è arrivata la risposta.
Il Consiglio Superiore di Sanità invita il ministero, "nell'interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione", ad intraprendere "misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti".
Grande soddisfazione da parte di coloro che ritengono comunque una droga anche la marijuana con basso contenuto di THC, come ad esempio il Moige (Movimento Italiano Genitori) che ha subito chiesto al nuovo Governo e al Parlamento "non solo di impedire il proliferare dei negozi in cui vengono venduti questi prodotti a base di cannabis, ma di impegnarsi attivamente per prevenirne l’uso da parte dei minori."
Da vedere, dunque, che cosa deciderà in proposito la ministra della Salute Grillo, considerando anche che nell'ultima campagna elettorale, il capo politico del Movimento 5 Stelle, cui lei appartiene, affermava di essere a favore di una liberalizzazione soft (stabilirne con precisione i limiti di consumo) delle droghe leggere.
Nel frattempo, il Senato canadese ha approvato in via definitiva e a larga maggioranza, 52 voti a favore contro 29 contrari, il libero uso e la vendita della Cannabis nel Paese, anche a scopo ricreativo.