Le navi da guerra della marina britannica HMS Severn e HMS Tamar, di stanza a Portsmout, sono pattugliatori dotati di cannoni e armamento a corto raggio per la difesa antiaerea, con un equipaggio di 45 marinai, supportato da 50 membri dei Royal Marines.

Queste due navi sono state inviate dal premier Johnson nelle acque antistanti all'isola di Jersey, isola situata nel Canale della Manica, tra il Regno Unito e la Francia, dipendenza autoregolamentata del Regno Unito.

A seguito della Brexit, i pescherecci francesi che vogliono pescare in quelle acque adesso possono farlo solo dopo aver ricevuto una licenza che viene rilasciata ai pescatori "storici" che già da tempo pescavano in quell'area. 

Non un grande problema. Il guaio è, però, che nei giorni scorsi e senza alcun preavviso le autorità di Jersey hanno deciso di chiedere ulteriori requisiti ai pescatori francesi per pescare in quelle acque, ignorando che ciò non era certo previsto dagli accordi della Brexit.

Quindi, questa mattina alcune decine di barche di pescatori francesi si sono dirette verso il molo di Jersey per protestare contro le decisioni delle autorità locali.

All'invasione dei pescherecci, Downing Street ha risposto inviando nella zona un paio di navi da guerra, e l'Eliseo ha fatto altrettanto, con una unità militare ed una nave della polizia.

A Bruxelles si stanno valutando misure di ritorsione, mentre a Parigi c'è chi ipotizza di tagliare la corrente all'isola di Jersey che, se politicamente dipende dall'Inghilterra, materialmente è collegata alla Francia.

Naturalmente Parigi non dichiarerà guerra a Londra e viceversa, ma se finora l'emergenza Covid aveva messo in secondo piano la Brexit e le problematiche ad essa collegate in relazione alla sua applicazione, quanto sta accadendo oggi nella Manica ci ricorda che il problema è reale e che fatti analoghi si ripresenteranno in futuro, sia in altre zone dell'Atlantico che in altri settori del commercio oltre alla pesca... soprattutto quando le aziende britanniche inizieranno a capire la reale portata delle conseguenze economiche causate dal non poter più far parte del mercato unico europeo.