Alessio Lo Passo non ne può più. L'ex tronista ed ex corteggiatore di Uomini e Donne si è scagliato contro alcuni giornalisti che ripescano fatti giudiziari del suo passato, presentandoli come attuali. Il bellissimo e sexy personaggio tv ed ex modello si è sfogato ai microfoni di IGOSSIP.it.
Una vicenda giudiziaria che risale a 7 anni fa, ma che viene ripetutamente riportata in auge da alcuni giornalisti con titoli sensazionalistici. È quasi una prassi, ormai, ma nel caso di Lo Passo si è superata la misura: i “clickbite” che parlano di lui si riferiscono alla sua vicenda giudiziaria come se fosse attuale, invece è una vecchia questione, dolorosissima per Alessio che ha scontato una pena detentiva e un lungo periodo ai domiciliari.
Ha rivelato a IGOSSIP.it:
Mi sento come si sentirebbe qualsiasi persona che abbia incassato una condanna (spropositata, tra l’altro, o non credo che avrei mai avuto i domiciliari) ne ha comunque scontato sino all’ultimo giorno la pena, e poi cerca di ricominciare la sua vita e un bel giorno legge certi “giornali” e rimettere on line la vicenda, con titoli che fanno pensare che la condanna sia cosa di ora. È una scorrettezza della quale il lettore può fregarsene, al massimo ha buttato via qualche minuto di inutile lettura preso in giro con piena volontà dal “giornale”, ma io no: io non posso fregarmene. Parlano della mia vita, del dramma della mia vita e di quella della mia famiglia. Mi fanno apparire come un avanzo di galera che ha reiterato un reato. E questa, mi dispiace, non è ignoranza sull’argomento o inconsapevolezza del danno morale e umano che mi si arreca: come stanno veramente le cose lo scrivono nello stesso articolo. Si tratta quindi di sciacallaggio consapevole sulla tragedia di un uomo.
L'ex tronista e imprenditore ha poi asserito:Non hanno né le capacità né il prestigio di trovarsi le notizie da soli, quindi copiano all’infinito l’uno dall’altro. O cambiano i testi di interviste sudate da altri, come ho potuto riscontrare più volte. Nel mio caso si legge addirittura: “Uomini e donne sotto shock: arrestati due tronisti”. Sono fuori dal programma da una vita, e chi lo segue ora non sa nemmeno chi io sia. Oppure “Maria De Filippi infuriata”. Ma per cosa? Titoli ingannatori, ma molto gravi per me. Come smentirli a questo punto è affar mio? Beh, non funziona così, e come funziona veramente verrà stabilito nelle sedi opportune. Un “clickbite” può essere innocuo, ma quando mira contro una persona che ha vissuto una tragedia, usandola, allora è altro.
Alessio Lo Passo ha poi sottolineato:Si comportano in questo modo con gente come me. Con chi conta non si azzarderebbero. E questa come vogliamo chiamarla se non vigliaccheria? È professionalità una cosa del genere? Di quanto possa essere devastante per una persona vivere quel che io ho vissuto, se ne fregano. Hanno inchiostro da versare per riempire pagine piene di niente, a costo di ingannare il lettore sulla veridicità di quel che scrivono e fare a pezzi me, o chi come me. Ma avranno pure un direttore responsabile, o un titolare che renda conto di una simile condotta. Vedremo. Ho passato questi anni, dopo il carcere e i domiciliari, a cercare di guarire da un trauma che a volte penso sarà più forte di me, sino alla fine dei miei giorni. Notizie false di questo tipo fanno a pezzi un essere umano con un titolo fuorviante studiato a tavolino. È una porcheria inaudita arrecare un danno morale volontario, lo ribadisco, a una persona che sta tentando di riabilitarsi e portare avanti la sua vita. Lo Stato concede il diritto a riabilitarsi, lo concede il pensiero cristiano, ma questa gente invece lo impedisce con quattro articoli falsi, vuoti, e pure scritti coi piedi.