Airbus, il colosso francese dell'aviazione, ha deciso di rivoluzionare il trasporto aereo con una mossa audace, simile a quella che ha trasformato il settore automobilistico con i veicoli elettrici. Durante l'Airbus Summit 2025 che in settimana si è tenuto a Tolosa, l'azienda ha confermato con decisione che il futuro del volo sarà alimentato a idrogeno, puntando a lanciare una nuova generazione di aeromobili a corridoio singolo.

Airbus ha presentato il progetto ZEROe, un innovativo aereo completamente elettrico alimentato da celle a combustibile a idrogeno. Il design, rivisitato e affinato, prevede un velivolo a corridoio singolo con quattro motori, ognuno dotato della propria pila di alimentazione. Non si tratta di un'idea futuristica senza basi: l'azienda ha già investito anni di ricerca esplorando varie soluzioni e, dopo numerose prove, ha optato per questa configurazione che offre la densità di potenza necessaria pur mantenendo il peso sotto controllo.

Sebbene la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno esista da tempo, il vero ostacolo è stato quello di renderla adatta al volo commerciale. Airbus ha dovuto superare il problema delle dimensioni e del peso, fattori critici per un aeromobile. Il responsabile del progetto ZEROe, Glenn Llewellyn, ha spiegato chiaramente che, negli ultimi cinque anni, sono stati esplorati diversi concetti di propulsione prima di selezionare questa soluzione completamente elettrica. Il lancio, inizialmente previsto per il 2035, è ora posticipato alla seconda metà degli anni 2030, un segnale che la strada verso l'adozione di tecnologie a emissioni zero è piena di sfide, ma Airbus non si tira indietro.

Il percorso di sviluppo è costellato da test cruciali che hanno dimostrato la validità delle soluzioni adottate. Nel 2023, Airbus ha sperimentato con successo un sistema di propulsione a idrogeno da 1,2 MW. L'anno successivo, nel 2024, ha completato i test end-to-end integrando celle a combustibile, motori elettrici, riduttori, inverter e scambiatori di calore. Una menzione particolare va al Liquid Hydrogen BreadBoard (LH2BB), sviluppato in collaborazione con Air Liquide Advanced Technologies a Grenoble. Questo sistema rappresenta un passo fondamentale per risolvere il problema della gestione e distribuzione dell'idrogeno liquido durante il volo, con test su larga scala previsti per il 2027 presso l'Electric Aircraft System Test House di Monaco.

Non si parla solo di potenza e innovazione. Al summit è stato lanciato un ambizioso progetto per misurare le emissioni non-CO2 derivanti dall'utilizzo di vari carburanti, incluso il Sustainable Aviation Fuel (SAF). I dati raccolti saranno fondamentali per la comunità scientifica, contribuendo a perfezionare i modelli di formazione delle scie di condensazione (contrails) e a identificare le soluzioni tecnologiche che possono minimizzare l'impatto sul clima.

Airbus ha messo sul tavolo una visione chiara e senza fronzoli: il futuro del trasporto aereo passa attraverso l'adozione di tecnologie a emissioni zero, e l'idrogeno è destinato a giocare un ruolo chiave. Le sfide non mancano, ma la determinazione dell'azienda e i progressi già compiuti lasciano intendere che la rivoluzione nel settore del trasporto aereo non è più un sogno lontano, bensì un impegno concreto verso un volo sostenibile.