È stato scelto il Barcelo Sants Hotel, con un platea di 1500 persone, per ospitare Mariano Rajoy che è andato a Barcellona per la prima volta dall'applicazione delle misure dell'articolo 155.
La sua presenza nella capitale catalana è stata motivata dall'investitura ufficiale di Xavier García Albiol come candidato del Partito Popolare alla presidenza della Generalitat alle elezioni del prossimo 21 dicembre.
Che cosa ha detto Rajoy? Niente di più e niente di meno di quello che ci si poteva attendere.
Le elezioni del 21 dicembre, per il premier spagnolo, sono un'opportunità per tornare alla normalità democratica in Catalogna, per ripristinare la convivenza e ridare slancio all'economica della regione, adesso in crisi in base agli ultimi rilevamenti.
E perché questo accada è necessario che la maggioranza dei catalani, silenziati in passato dalle pretese degli indipendentisti vada adesso a votare in massa all'appuntamento di dicembre.
Rajoy, che si è ben guardato dallo spiegare che cosa potrà accadere in Catalogna se la maggioranza dovesse invece votare a favore dei partiti indipendentisti, ha dichiarato che l'applicazione dell'articolo 155 è stata approvata con il sostegno della stragrande maggioranza del Senato e dopo che erano state esaurite tutte le strade del dialogo, chiedendo alla platea che cosa avrebbero fatto Francia e Germania se una delle loro regioni avesse dichiarato unilateralmente l'indipendenza.
A Barcellona, insieme a Rajoy, erano presenti il segretario generale del PP e ministro della Difesa María Dolores de Cospedal ed il Ministro della Salute Dolors Montserrat.