Ormai è l’ennesimo caso negli Stati Uniti dove la polizia abusa del proprio potere sui cittadini.

Si ripete sempre la stessa storia, ma le cose non cambiano.

Per chi non lo sapesse, nella giornata di ieri, un uomo di colore (George Floyd) è stato ucciso da un poliziotto bianco per soffocamento.

L’uomo lo si vede soffrire, inerme, sotto la schiacciante forza del ginocchio del poliziotto; con le vie respiratorie bloccate si riesce a udire la sua fievole voce ripetere più volte di non riuscire a respirare, implorando di non ucciderlo…siamo arrivati a questo punto; chiedere alla polizia di non ucciderci. Le forze dell’ordine, coloro che invece ci dovrebbero proteggere dinanzi alla criminalità e alla violenza, farci stare sereni quando passeggiamo per strada utilizzano la propria forza su un cittadino indifeso. Tutto questo si è svolto sotto gli occhi dei passanti che hanno ripreso la situazione con il cellulare, mentre gli altri agenti della polizia (complici) non muovevano un dito per salvare quell'uomo.

Alla fine, George muore mentre è sopra ad un’ambulanza che cerca di portarlo in ospedale, ma per lui non c’è più niente da fare.

Il video ha già fatto il giro del web, qualche politico giustificherà le azioni compiute da parte delle autorità, qualcun altro strumentalizzerà la situazione per fare propaganda per il solo scopo di prendere qualche voto in più, ma sappiamo tutti che è stato l’ennesimo episodio di razzismo; perché quell'uomo bianco dietro ad una divisa si è sentito invincibile ed ha pensato di far valere il proprio io sfogandosi su un’altra persona.

La cosa che fa più male è continuare a vedere nel mondo le differenze fra di noi, dalla pelle, alla religione fino ad arrivare all'orientamento sessuale.

Negli anni passati, soprattutto negli USA, sono state combattute delle vere e proprie battaglie per far sì che tutte le persone abbiamo gli stessi diritti civili; ed io non dimentico gli sforzi compiuto da Martin Luther King. 

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