«Lassù, chi c'è non aiuta Matteo Salvini e la Lega: aiuta l'Italia e l'Europa». Questo ha detto il segretario della Lega nella notte di lunedì a commento del risultato elettorale delle europee, baciando per l'ennesima volta la croce del rosario e chiamando nuovamente in causa il cuore immacolato di Maria e le radici giudaico-cristiane della Chiesa.

Affermazione, soprattutto quest'ultima, tristemente paradossale e addirittura comica se non fosse che è caratterizzata da un numero impressionante di morti e di persecuzioni. Mettendo da parte le radici cristiane, non si capisce quali possano essere quelle giudaiche, visto che per secoli i giudei sono stati discriminati, perseguitati e giustiziati... proprio per non essere cristiani.

Comunque, secondo Salvini, Dio è con noi (europei). Una affermazione che non può non richiamare alla memoria una che già conosciamo bene: Gott mit uns.

Quel motto era scritto sulle fibbie delle cinture dei soldati del Reich.

Questo è quanto scrive al riguardo Daniele Rocchetti in un articolo pubblicato sul sito dell'ACLI:

«Nel costruire il personaggio pubblico, i responsabili della propaganda nazista dipinsero Hitler a volte come un soldato pronto all’azione, altre volte come un padre e, infine, persino come un messia giunto a riscattare il destino della Germania.

Tecniche moderne di propaganda – incluse immagini forti accompagnate da messaggi semplici – aiutarono a proiettare Hitler dal ruolo di piccolo estremista poco conosciuto (oltretutto nato in Austria e non in Germania) a leader incontrastato del Paese.

Oggi gli storici riconoscono la radice atea di un regime senza Dio. Eppure questo non impedì ai nazisti di usare per anni il nome di Dio ed elementi della fede cristiana per giustificare la loro ideologia e i loro crimini.

Hitler nel suo Mein Kampf, "La mia lotta" – delirante autobiografia politica che sarà distribuita in milioni di copie – menziona più volte Dio e l’importanza di "non lasciare profanare l’opera di Dio" fino a rivolgersi "nella fervida preghiera: a Dio onnipotente, benedici un giorno le nostre armi, sii giusto come sempre fosti; giudica ora se meritiamo la libertà; Signore, benedici la nostra lotta!"

Come scrive Simone Varisco, "ad imitazione del Führer, anche la propaganda nazista per lunghi anni si avvalse della spiritualità per la mobilitazione delle masse. Prima dell’anti-religione di Stato, prima delle adunate notturne a Norimberga illuminate dai bracieri, ci fu il tentativo di strumentalizzare la fede cristiana".»

Nonostante la storia dimostri gli errori e gli orrori del passato, oggi la gente continua a prestare ascolto ad un politico come Matteo Salvini che giustifica le proprie scelte facendo credere che siano legittimate dal rosario e dal Vangelo, che, incredibilmente, vengono utilizzati per testimoniare come buone e giuste politiche di esclusione, diffidenza, separazione che sarebbero necessarie per la difesa della civiltà cristiana, quando invece il messaggio del Vangelo è la difesa cristiana della cività umana.

In pratica, l'esatto contrario!