Gravi le ripercussioni dovute al fermo che l'Italia e gli altri Paesi europei hanno subito a causa della pandemia da Covid-19, che ha causato un enorme aumento del debito pubblico e del deficit nel 2020.

In Italia, dal 134,8% del 2019 il debito è previsto che quest'anno salga al 166,1% del Pil, per poi calare al 161,9% nel 2021.

Il Fmi ha rivisto, anche in questo caso peggiorandole, le stime per l'indebitamento italiano. Il deficit per il 2020 è atteso al 12,7% del Pil, mentre la stima di aprile dava un 8,3%, e al 7% nel 2021 (3,5% la previsione di due mesi fa).


Le cose non vanno meglio per gli altri Stati europei e per il resto del mondo. L'economia dell'area euro si contrarrà quest'anno del 10,2%, 2,7 punti percentuali in più rispetto alle stime di aprile. 

La contrazione dell'economia mondiale per quest'anno è prevista in peggioramento del 4,9%, ovvero 1,9 punti percentuali in più rispetto a quanto indicato dal Fmi ad aprile. 



Alla pagina seguente è possibile consultare l'ultimo rapporto del Fmi:
blogs.imf.org/2020/06/24/reopening-from-the-great-lockdown-uneven-and-uncertain-recovery/