CASERTA - (AISNEWS - Ernesto Genoni) - In queste ore, in ogni dove, comincia ad aprirsi, in vista delle elezioni politiche, (si vota domenica 25 settembre 2022, dalle ore 7 alle ore 23) un acceso dibattito su tanti argomenti della politica - intesa come arte del governare per la comunità - alcuni di questi si rivelano annosi, quelli che guardano in special modo allo sviluppo del territorio. Chiunque, in questa torrida estate, lo fa, e lo facciamo anche noi.
Tra questi, proprio in queste ore, l’annosa narrazione del completamento del Policlinico di Caserta, più volte già inaugurato per lotti, con forzature stridenti, ma che al momento non risulta ancora completato per quelle che rappresentano le sue caratteristiche peculiari. Potrebbero esserci occupazioni di ulteriori lotti di terreno.
E’ così, che parlando di completamento del Policlinico casertano, che si innesca un’altra annosa problematica, quella del completamento della Variante Anas, una struttura partita negli anni ‘70, e voluta dall’onorevole Giuseppe Santonastaso, l’allora sottosegretario ai Trasporti.
Ma, e questo passa nella storia politica casertana, dopo tanto lavoro e trattative estenuanti da Caserta, da una carreggiata a quattro corsie, due per ogni senso di marcia - così come fu richiesto e progettato - ne furono concesse dall’Anas solamente due. Una per ogni senso di marcia. La notizia arrivò a Caserta come un fulmine a ciel sereno. Non si voleva questo assolutamente. Fu grande, allora il rammarico per Caserta, che già nella fase progettuale di restringimento della carreggiata, ravvedeva e preannunciava, con oculatezza e perizia, eccessiva pericolosità per chi ne usufruisse. Tutto a discapito del sogno casertano di nuova mobilità extracittadina.
E così poi si è rivelato nel tempo. Sempre alto, infatti, nell’arco di un anno, il numero degli incidenti che contiamo sul tratto della variante casertana, rispetto alle statistiche nazionali.
Contemplare al primo posto l’ampliamento della Variante. E’ questa per i salotti della politica, una delle prime questioni da affrontare per un equilibrato sviluppo del territorio. Tanto decantato da tutti. Ecco che a confronto, parlare di completamento del Policlinico risulta anche giusto, come viene richiesto da più parti. Si parla di completamento infatti, contrariamente a quanti molti pensano, la struttura sanitaria non è ancora terminata. E’ giusto pensare all’ultimazione dei lavori. Ma deve essere chiaro il concetto, che nel corso del completamento del Policlinico non può non sottacersi, non tenere in considerazione, che per primo, deve essere adeguata la variante Anas, soprattutto in cosiderazione della maggiore fruizione della zona in vista di un completamento della struttura ospedaliera che ricade proprio a ridosso della variante. Ci sarà tanto traffico in più. Sarebbe una follia, a detta di molti, lasciare la variate Anas così come è, con una carreggiata con sole due corsie.
Bisogna considerare che quando fu realizzata la variante Anas, non si pensava minimamente alla effettuazione del Policlinico così come poi è stato fatto. Stiamo parlando, delle battaglie per l’Università a Caserta, di un’altra epoca, del grosso impegno politico rappresentato da personaggi illustri di quel tempo della politica casertana. Parliamo del 1991-92 grazie anche al coinvolgimento di Antonio Ruberti di Aversa, allora Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica.
Chiaro, stiamo parlando di un'altra epoca. Quindi, in definitiva dal dibattito cittadino emerge chiaramente, che i due argomenti, completamento Policlinico e Variante, non sono contrapposti. Anzi al contrario devono essere elaborati simultaneamente dando precedenza al completamento della Variante, al fine di scongiurare l’occupazione di appezzamenti di terreno adiacenti alla Variante, utilizzabili invece, per l’allargamento della carreggiata della Variante Anas, da due a quattro corsie.
Appare evidente, in tutto questo iniziale dibattito pre-elettorale, che si va sviluppando, il concetto irrinunciabile che, prima che si vada a terminare il Policlinico, è necessario, per motivi di incolumità, oggi adeguare il disegno della variante. Questo è il concetto. Non c’è contrasto tra le due cose: Policlinico/Variante Anas. Semplicemente bisogna proseguire con ordine: prima la Variante e poi dopo il Policlinico. Altrimenti si incarta tutto e a discapito del territorio, dei cittadini, e della Politica.