Per lunedì 20 gennaio le sardine avevano organizzato un'assemblea nella Sala polivalente del cinema Metropolis di Bibbiano per chiedere ai cittadini di quel Comune (e di tutta la Val d’Enza) se desiderassero o meno che si tenesse una loro manifestazione, dopo che i sindaci della zona avevano chiesto di stemperare "il clima di tensione e odio" che anima la campagna per le regionali in Emilia Romagna e favorisce la strumentalizzazione di fatti di cronaca per meri fini elettorali.

La sala dove  si è svolta la riunione a Bibbiano era "piena zeppa"-

«Questa sera a Bibbiano - hanno detto le sardine - è successa l'ennesima magia. Quella di una comunità che finalmente si sente ascoltata e che può rispondere a una semplice domanda. "Come stai?". E soprattutto "cosa vorresti dire?".

E che per la prima volta dopo tanto tempo è libera di raccontare che Bibbiano è prima di tutto terra di musica, terra di Parmigiano Reggiano e terra di accoglienza. Libera di poter presentare un'alternativa a coloro che non si sono fatti scrupoli a giocare con la dignità delle persone per una manciata di voti. Libera di smettere di stare a guardare e di decidere che da giovedì si inizia a scrivere una storia nuova.

Ma Bibbiano ha bisogno di noi. E se lo merita. Perché in fondo in silenzio ci siamo stati tutti in questi sei mesi. E allora invadiamola con un gioco semplice: costruisci uno strumento o qualsiasi cosa che possa emettere un suono, e preparati a suonare nella tua prima orchestra ittica. Sarà una festa della musica. Sarà la festa di Bibbiano. E soprattutto sarà "la piazza giusta"».


La "piazza giusta", naturalmente, è quella intitolata a Libero Grassi e non quella della Repubblica, "usurpata" dalla Lega di Salvini che, in tal modo, pensava di poter mettere a tacere un avversario che la imbarazza mentre, al contrario, ha finito solo per fargli da megafono!