Quest'anno per la Messa della Notte di Natale, che è iniziata nel tardo pomeriggio, la basilica di San Pietro era quasi completamente vuota a causa delle misure anti Covid, così la funzione religiosa celebrata dal Papa si è svolta con un numero ristretto di fedeli, circa 200, in una basilica che normalmente ne contiene oltre 7mila. Anche piazza San Pietro era completamente vuota, presidiata dalle forze di polizia.
Al centro dell'omelia di Francesco questo memento:
"Il Figlio di Dio è nato scartato per dirci che ogni scartato è figlio di Dio".
Un promemoria che Bergoglio ha ben sottolineato ribadendo che
"Dio è nato bambino per spingerci ad avere cura degli altri. Il suo tenero pianto ci fa capire quanto sono inutili tanti nostri capricci; e ne abbiamo tanti! Il suo amore disarmato e disarmante ci ricorda che il tempo che abbiamo non serve a piangerci addosso, ma a consolare le lacrime di chi soffre. Dio prende dimora vicino a noi, povero e bisognoso, per dirci che servendo i poveri ameremo Lui".
Un concetto che già in passato era chiaro anche ad Emily Dickinson, di cui Francesco ha citato un passaggio tratto da una sua opera:
«la residenza di Dio è accanto alla mia. L’arredo è l’amore».
Il Natale è la festa dell’amore di Dio per noi: l’amore divino che ispira, dirige e corregge il cambiamento e sconfigge la paura umana di lasciare il “sicuro” per rilanciarci nel “mistero”.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) December 24, 2020
Anche la tradizionale benedizione Urbi et Orbi quest'anno non si è tenuta come tradizione dalla Loggia con la presenza dei fedeli in piazza ma nell'Aula della Benedizione con il messaggio del Papa diffuso in streaming.