Se un turista americano mentre si trova in Italia cade e si rompe una gamba, quel turista viene soccorso e portato in ospedale, dove gli verranno praticate tutte le cure del caso in base al protocollo sanitario da applicare al tipo di frattura. Al momento in cui il turista verrà dimesso chiederà quanto dovrà pagare per l'assistenza ricevuta. Nel momento in cui si sentirà dire che non dovrà pagare nulla, probabilmente avrà bisogno di ulteriore assistenza medica a causa dello shock procuratogli da tale notizia.

Il motivo? Si può facilmente intuire prendendo coscienza del sistema sanitario statunitense, caratterizzato dalla prevalenza di assicurazioni private, prezzi elevati e una copertura non universale.

Gli Stati Uniti hanno una delle spese sanitarie pro capite più alte al mondo. Nel 2024, la spesa annua supera i 12.000 dollari per persona. Questi costi includono assicurazioni, trattamenti medici, farmaci e visite ospedaliere. I premi delle assicurazioni sanitarie continuano a salire. Secondo Kaiser Family Foundation (organizzazione che si occupa di politiche sanitarie), i premi per le assicurazioni familiari offerte dai datori di lavoro sono aumentati di circa il 7% rispetto all'anno precedente, superando in media i 24.000 dollari annui. Anche  i farmaci sono costosissimi, nonostante alcune riforme introdotte per limitarne i prezzi: un bel problema per i malati cronici che, ad esempio, hanno bisogno di insulina, ma non sono sufficientemente ricchi da potersela permettere con continuità.
 
Gli Stati Uniti hanno una politica di integrazione alle polizze delle assicurazioni sanitarie per le persone che ne hanno bisogno. Medicare copre le persone over 65 e alcune categorie di disabili. La copertura include ospedali, visite mediche e farmaci, ma molti anziani devono avere comunque un'assicurazione e non per tutti è così. Inoltre, in alcuni casi la copertura al tipo di assistenza di cui si avrebbe bisogno non è offerta né dall'assicurazione, né da Medicare. Medicaid è un programma simile per persone con un basso reddito. Nel 2024, grazie alla sua espansione in molti Stati, è riuscito a coprire oltre 91 milioni di americani. Tuttavia, alcuni Stati non hanno ancora ampliato l'accesso a Medicaid, lasciando alcune fasce di reddito senza alcuna protezione.

Circa il 50% della popolazione americana è coperto da assicurazioni offerte dai datori di lavoro. Per chi non ha tale copertura, vi è l'Affordable Care Act (ACA), che però comporta franchigie che per molti risultano essere insostenibili. Così, circa 27 milioni di persone negli Stati Uniti restano senza assicurazione, quasi il 10% della popolazione. 

La cosa ancor più incredibile è che anche chi ha un'assicurazione spesso si trova a pagare di tasca propria per farsi curare. Una testimonianza l'ha fornita l'ex giornalista Rai, Giovanna Botteri. Quando era corrispondente negli Stati Uniti, per sé e per la figlia pagava circa 2.500 dollari "al mese" per avere garantita una copertura sanitaria. Quando ha avuto bisogno di fare una risonanza magnetica, però, l'ha dovuta pagare di tasca propria. Perché l'assicurazione non l'ha rimborsata? Perché lei si era recata in ospedale sulle proprie gambe e quindi ciò dimostrava, insieme al risultato negativo, che non aveva bisogno di tale esame.

Qual era la sua assicurazione? Quella di una delle più grandi compagnie degli Stati Uniti: la UnitedHealthcare di cui era amministratore delegato Brian Thompson, prima che il 4 dicembre venisse assassinato da Luigi Mangione, un giovane americano benestante della east cost, che ha motivato l'omicidio in un "manifesto" in cui accusa il sistema sanitario americano di essere parassitario e di non offrire un'assistenza adeguata a chi ne ha bisogno.

Delay, Deny, Defend (negare, ritardare, difendere) sono le parole che Mangione ha inciso sui bossoli dei proiettili con cui ha ucciso Thompson e alludono alle tattiche che le assicurazioni sanitarie praticano per evitare di pagare l'assistenza medica ai loro clienti. Delay, Deny, Defend: Why insurance companies don't pay claims and what you can do about it è il titolo di un libro del 2010 che è diventato un best-seller su Amazon nella settimana successiva all'omicidio di Brian Thompson.

E adesso, in una specie di passa parola, sui social si allarga il consenso nei confronti di Luigi Mangione che da molti americani non è visto come un assassino, ma come uno che ha finalmente iniziato a fare giustizia ed è per questo che chiedono che venga liberato.  Quelle persone, anche a seguito di esperienze personali, si chiedono "quanti americani siano stati uccisi dalle politiche delle compagnie assicurative di cui anche Thompson era responsabile"? Affidandosi ad un puro calcolo statistico, quelle assicurazioni negano le cure a molti assistiti confidando sul fatto che molti di loro non avranno il coraggio e soprattutto la forza finanziaria per fargli causa. Ma in conseguenza di ciò molte persone bisognose di cure soffriranno e addirittura moriranno.

Perché, in questi casi, non dovremmo ritenere che anche loro non siano state assassinate? E perché i vertici delle compagnie assicurative che promuovono tali politiche non dovrebbero essere perseguiti dalla legge? Quelli che vogliono che Mangione venga liberato se lo sono chiesto e si sono dati una risposta che, se moralmente non condivisibile, non è affatto illogica.