"Milano è la prima città d'Italia per intelligenza, e non a caso Milano è piena di immigrati: veneti, napoletani, siciliani, neri, africani. Milano è fatta così, è civile. Mentre i contadini là, che non parlano neanche italiano, cosa vuoi che votino?"

Parla così, Oliviero Toscani, milanese trapianto in Toscana, re della provocazione, famoso per le campagne pubblicitarie di Benetton, che dopo aver definito i veneti ubriaconi in queste ore ha rincarato la dose, anche se questa volta se l'è presa solo con chi è andato a votare. Gli astensionisti non sono mona dunque, e questo è già un miglioramento.

I più, da Elisabetta Gardini di Forza Italia a Mattia Fantinati del M5S, lo accusano di insulti gratuiti, dato che proprio il Veneto gli ha consentito di diventare famoso. Fossero tutti ubriaconi e mona, lui non starebbe a Milano a pontificare insomma. Di certo il fotografo non ama la cultura veneta, continua ad attaccare lo stile e non guarda alla sostanza: ossia alle imprese piccole e medie che riescono ad imporsi tra i colossi multinazionali soprattutto nel settore vinicolo, segno che il vino non se lo bevono tutto. "Chieda scusa e porti rispetto" gli risponde la Gardini". Qualcuno come Nicola Finco, capogruppo del Carroccio in consiglio regionale avanza un sospetto "è un vecchio fotografo che annaspa nel tentativo di ritrovare l'efficacia perduta".

Tantissimi indignati anche nel mondo dello spettacolo per le brutali e fuori luogo parole di Toscani: tra i più irritati per le dichiarazioni del fotografo vi è certamente Felix Belmondo, sostenitore fin dagli albori dell’autonomia del Veneto.

Si parla tanto di democrazia però a parte la bella definizione sul dizionario pare che non esista affatto... Se un popolo è sovrano ed artefice del proprio destino allora perché non accogliere la decisione della comunità veneta di essere autonomi dall’Italia? In fondo mica sarebbe la prima autonomia della storia... Quindi perché tanto clamore? È in queste vicende che forse i complottisti non sono poi dei paranoici quando parlano di "Eurocrazia" che ha sostituito la vera democrazia.