«Stiamo cambiando tutto. Stiamo smontando un sistema ciclopico che sembrava granitico. Un sistema malato, fatto di connivenze, di complicità tra vecchia politica e grandi potentati economici. Un sistema costruito alle spalle e alla faccia dello Stato, dell’interesse pubblico, dei cittadini, della loro sicurezza, del loro comfort, delle loro tasche.
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Altro che giusta remunerazione del capitale investito. Qui parliamo di colossi, i concessionari, che hanno margini operativi giganteschi rispetto ai fatturati. Roba che possono sognarsi persino le grandi dotcom della Silicon Valley. Pensate che nel 2016 questi signori hanno fatturato quasi 7 miliardi. Di essi, 5.7 miliardi derivano dai pedaggi autostradali. E sapete quanto è tornato allo Stato? Appena 841 milioni. Nel frattempo, sono sempre dati del mio ministero, gli investimenti sono calati del 20% rispetto al 2015 e per la manutenzione si sono spesi appena 646 milioni, il 7% in meno rispetto all'anno prima.»

«I privilegi dei prenditori vengono pubblicati e saranno eliminati.
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E chi ha sbagliato pagherà: è ora che tutti i ministri che hanno autorizzato questa follia paghino di tasca propria. Se chi ha fatto la concessione regalo ad Autostrade e chi non l'ha annullata ha causato un danno alle casse dello Stato sarà denunciato alla Corte dei conti per danno erariale: siamo già al lavoro per questo.»


Entrambe le precedenti dichiarazioni, che hanno per oggetto la concessione di Autostrade per l'Italia, sono state rilasciate, rispettivamente, dai ministri Toninelli e Di Maio, del Movimento 5 Stelle.

I 5 Stelle sono al governo del Paese da tre mesi. Le elezioni si sono svolte il 4 marzo. E allora perché diavolo questa gente deve continuare a rivolgersi agli italiani utilizzando lo stesso linguaggio che usavano quando facevano opposizione od erano in campagna elettorale?

Adesso sono al governo. Adesso hanno la facoltà di decidere e fare ciò che credono sia utile al Paese. In qualsiasi momento. Potrebbero semplicemente dire: "Oggi il governo si è riunito ed ha deciso. Oppure, oggi il ministro sentite le parti ha informato il premier della necessità di... per avviare la procedura per... ecc." Invece no.

Come furie, si appellano ai loro sostenitori, indicano il reprobo di turno, lo accusano di essere responsabile di tutti i mali del mondo e poi dicono che stanno per fare o faranno... Il futuro prossimo o quello anteriore sono i "tempi" utilizzati per coniugare i verbi che fanno da sostegno alle dichiarazioni dei ministri del cambiamento.

Siamo alla normalità dell'anormalità che finora ha avuto come unico scopo quello di annunciare non tanto ciò che verrà fatto, ma ciò che verrà rimandato! Così è stato - solo per fare alcuni esempi - per Alitalia e per Ilva e così si preannuncia per Autostrade, nel momento in cui la propaganda dovrà fare i conti con burocrazia e leggi.

Esagerato, quindi, pretendere che chi governi lo faccia senza più fare appello alla propaganda dedicandosi esclusivamente alla concretezza di ciò che si pensi sia giusto fare? Ma forse il Governo del cambiamento ha scelto questa strada perché è troppo complicato prendere delle decisioni, specialmente quando queste, nella realtà, non possono combaciare con gli annunci elettorali.

Probabilmente, è questo il problema... e considerando gli annunci fatti da entrambe le "gambe" del Governo, è evidente che il problema sia irrisolvibile per chi debba amministrare il Paese facendo solo ciò che ha promesso ai cittadini.

Da vedere, adesso, quando gli italiani cominceranno a capire questa semplice verità.